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Nuovo carcere Cagliari: Sdr, continua inadempienza opere pubbliche

“Si profila l’ennesimo braccio di ferro tra l’impresa Opere Pubbliche e gli operai. Sarebbe ora che il Ministero delle Infrastrutture facesse rispettare gli impegni e mettesse da parte la politica dello struzzo”.

Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento al nuovo stato di agitazione degli operai del cantiere nel territorio dove sta sorgendo il carcere di Cagliari-Uta..

“Al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, che vedono sistematicamente congelati gli stipendi e i versamenti contributivi, si è aggiunto ora – sottolinea Caligaris – il razionamento del materiale per realizzare la struttura. Si tratta di un ulteriore preoccupante segnale della oggettiva difficoltà dell’impresa di onorare il contratto. Con questo ritmo la data del 31 dicembre 2013, fissata dal Ministero per la consegna dell’opera, rischia ancora una volta di saltare. E’ arrivato il momento di interrompere questi funambolismi anche perché gli operai sono stanchi di vivere ogni mese nell’incertezza di poter percepire il compenso pattuito”.

“Dinnanzi a una nuova iniziativa di lotta dei lavoratori – conclude la presidente di SdR – attendiamo una risposta chiarificatrice del Ministero delle Infrastrutture. E’ assurdo dare un’indicazione temporale nella relazione alla  Presidenza della Repubblica da parte dell’Ufficio Tecnico per l’Edilizia Penitenziaria, quando l’impresa non rispetta i patti”.