“E’ un bene che oggi i ministri del governo Monti si siano decisi finalmente ad andare nel Sulcis per confrontarsi con i lavoratori e le istituzioni locali. Ed è altrettanto positivo che su alcuni temi, come le infrastrutture, l'esecutivo abbia preso un impegno finanziario. Quello che non convince è l’assenza di politiche industriali che indichino quali sono i settori intorno a cui ricostruire un moderno di apparato industriale.
Se è vero com’è vero che per il ministro Passera il settore dell’alluminio è strategico per l’economia del Paese, non si capisce perché ai lavoratori dell’Alcoa, ancora oggi, non sia stato dato uno straccio di ipotesi di soluzione industriale. Né è chiaro come mai il governo italiano, in attesa di una proposta imprenditoriale seria e credibile, non abbia agito come invece ha fatto quello spagnolo, fermando le procedure di chiusura dello stabilimento di Alcoa”.
Lo afferma il responsabile lavoro e welfare dell’IdV, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Pertanto è importante il parziale risultato che gli operai e i cittadini sardi hanno raggiunto, richiamando l’attenzione sul dramma del Sulcis, zona con il più alto livello di disoccupazione in Italia E’ altresì importante che il governo risponda ai lavoratori della filiera dell’alluminio, e in particolare a quelli dell’Alcoa, con progetti industriali in assenza dei quali le parole diventano aria fritta. Questo perché il modello di sviluppo sardo deve fornire energia pulita a settori come quello dell’alluminio agli stessi prezzi della concorrenza europea.
L’IdV continua a sostenere la lotta dei lavoratori del Sulcis: il governo dimostri che quella di oggi non è stata mera propaganda, ma l’inizio di un percorso per dare alla Sardegna il futuro che merita”. Com