Per facilitare la sottoscrizione (ormai obbligatoria) dei contratti scritti nel settore del latte ovino, Copagri Sardegna ha elaborato e distribuito ai suoi uffici territoriali una bozza di contratto-tipo per la fornitura di latte per l’annata 2012/2013.
Il contratto rispecchia quanto previsto dal decreto ministeriale del 12 ottobre scorso (che dà attuazione al cosiddetto “Pacchetto latte”) e dall’articolo 62 della legge 27/2012 sulle vendite dei prodotti agricoli e agroalimentari. La diffusione di un contratto-tipo unico per tutto il territorio regionale può favorire una migliore tutela dei pastori, per molti versi oggi garantita anche dalla legge.
«L’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi ci ha convocato per martedì prossimo. Allora presenteremo la richiesta di urgente convocazione delle parti in causa», sottolinea il presidente regionale di Copagri Sardegna, Ignazio Cirronis. «Quella sarà l’occasione per chiedere agli industriali la disponibilità a costituire una “Organizzazione interprofessionale” con le organizzazioni agricole ed eventualmente con i rappresentanti del settore commercio. Tra i compiti dell’organizzazione – come sono delineati dalla normativa comunitaria – c’è quello di favorire la conoscenza della produzione e del mercato, condurre analisi di mercato, promuovere i consumi, orientare le produzioni, promuovere la qualità e predisporre, appunto, un contratto-tipo che regoli le contrattazioni».
«Entro un quadro strategico condiviso», aggiunge Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri Sardegna, «bisognerà favorire i rapporti contrattuali tra le imprese di trasformazione e le Organizzazioni dei produttori a cui la legge affida la potestà di sottoscrivere contratti-quadro (che delineano i contratti-tipo). Sarà inoltre l’occasione per definire, una volta per tutte, regole uniformi per il pagamento del latte a qualità, ben sapendo che la qualità la si può ottenere se si è disposti a pagarla».
Le norme nazionali prevedono obblighi, come quello di fissare il prezzo, che sembrano non riguardare le aziende di trasformazione sarde. Nel contratto sottoscritto tra un’importante società lattiero-casearia della provincia di Cagliari e una cooperativa di allevatori, promossa dallo stesso industriale, infatti, si legge: «….riconoscerà un prezzo che sarà stabilito entro e non oltre il 15 dicembre 2012 , come da consuetudine nel settore lattiero-caseario». Ovvero non si dà alcuna certezza sul prezzo. Per questo, per dare certezze agli allevatori, è importate il contratto-tipo. Com