"La Sardegna, grazie ai referendum del 6 maggio, ha anticipato il governo nazionale con l'abolizione delle Province". Lo dice Michele Cossa, vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, commentando il decreto del governo che taglia 35 Province nelle Regioni a statuto ordinario. "Adesso - prosegue Cossa - il Consiglio regionale deve approvare rapidamente la legge che taglia le Province sarde. Resta fermo, per i Riformatori sardi, l’obiettivo dell'abolizione totale degli enti intermedi, le cui funzioni devono essere affidate ai Comuni. Ma nessuno pensi di approfittare del riordino per umiliare la Gallura, l’Ogliastra e gli altri territori che avevano visto nella provincia l’occasione per riappropriarsi del proprio destino.
Abolire le nuove province non vuol dire riaffermare antiche e superate supremazie territoriali in capo a Cagliari o a Sassari".
Secondo il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, "la Sardegna ha adesso una grande occasione per cambiare realmente l'aspetto istituzionale dell'Isola. Non si possono aspettare i tempi infiniti del partito della conservazione. La strada tracciata dai referendum deve essere perseguita e questo è l'impegno del partito e del gruppo in Consiglio regionale".