Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale al processo sui diritti tv di Mediaset. Il pm aveva chiesto 3 anni e 8 mesi. I giudici hanno condannato a 3 anni Frank Agrama, l'uomo di affari di origine egiziana, di cui secondo l'accusa Berlusconi sarebbe stato il socio occulto.
Silvio Berlusconi è stato anche condannato all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e a tre anni di interdizione dalla gestione delle aziende, ma la misura non è immediatamente esecutiva perchè si tratta di una sentenza di primo grado.
Oltre a Silvio Berlusconi sono tre gli altri imputati al processo sul caso Mediaset che condannati oggi a Milano: Frank Agrama condannato a 3 anni di reclusione e gli ex manager Daniele Lorenzano Gabriella Galetto, rispettivamente a 3 anni e otto mesi e a un anno e due mesi.
Le altre sei persone finite sotto processo, tra cui il fondatore della Arner Bank Paolo Del Bue e Giorgio Dal Negro sono state assolte per prescrizione o con formula piena.
I giudici: da Berlusconi naturale capacità a delinquere
I meccanismi di compravendita dei diritti televisivi e cinematografici di Mediaset hanno portato alla luce una ''naturale capacita' a delinquere'' di Silvio Berlusconi, ''mostrata nella persecuzione del disegno criminoso''.
Lo scrivono i giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza di condanna emessa nel pomeriggio nei confronti dell'ex capo del governo. Per il tribunale di Milano ''non si può ignorare la produzione di un'immensa disponibilita' all'estero ai danni dello Stato e di Mediaset che ha consentito una concorrenza sleale ai danni delle societa' del settore''. In un altro passaggio delle motivazioni, i giudici milanesi si soffermano sulla ''rilevante gravita' della vicenda criminosa'' commessa da Silvio Berlusconi e dagli altri imputati, vicenda ''caratterizzata da una rilevantissima entita' di importi sottratti al fisco e al perseguimento di fini in modo pervicace per un periodo durato vent'anni''.
La nota dei difensori "Una sentenza assolutamente incredibile che va contro le risultanze processuali. Addirittura non si e' tenuto conto delle decisioni della Corte di Cassazione e del Giudice di Roma, che per gli stessi fatti hanno ampiamente assolto il Presidente Berlusconi". Lo affermano in una nota congiunta i legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, commentando la sentenza Mediaset.
"Straordinaria è poi la circostanza che non si sia attesa la decisione della Corte Costituzionale in ordine al conflitto sollevato, il che potrà comportare l`annullamento del processo - sottolineano i due legali -.
I legali che faranno appello scrivono: "È auspicabile che in Corte d`appello vi possa essere atmosfera diversa, con l`assunzione di tutti i testi a difesa immotivatamente negati, e con il pieno riconoscimento dell`insussistenza dei fatti e dell`innocenza dell`on. Berlusconi".
''So che certamente non si può andare avanti così. Si deve fare qualcosa''. Con certi giudici ''un Paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa di essere una democrazia. dispiace ma è così ''. Lo afferma Silvio Berlusconi ai microfoni di Studio Aperto su Italia 1.