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Carceri: Sdr, caso Massama testimonia scarsa programmazione

“E’ assurdo inaugurare una struttura detentiva, che a regime dovrà ospitare 250 detenuti, senza tenere conto della necessità di assicurare i collegamenti con il territorio e garantire agli operatori e ai familiari dei reclusi la concreta possibilità di utilizzare i mezzi pubblici. Questi episodi testimoniano la scarsa capacità programmatoria delle diverse istituzioni”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso che i gravi disagi nei colloqui tra i detenuti e i familiari sono stati determinati dal mancato collaudo del ponte sul Rio Girolamo e la nuova diramazione tra il centro abitato di Massama e l’Istituto Penitenziario.

 “Appare chiaro che la nuova struttura – sottolinea Caligaris – non è stata concepita, come avrebbe dovuto, come luogo di riabilitazione per persone che devono essere reinserite nella società  ma piuttosto come un contenitore ad uso e consumo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Sarebbe infatti stato utile, prima di un’inaugurazione accelerata promuovere una conferenza dei servizi per verificare e indicare le condizioni della viabilità e i ruoli delle singole istituzioni territoriali”.

“Il mancato coinvolgimento degli operatori dei servizi – conclude la presidente di SdR – comporterà necessariamente ulteriori disagi, aumenterà le spese degli Agenti per raggiungere il posto di lavoro costringendo tutti a trovare soluzioni di ripiego che talvolta sono peggiori del male. Nel frattempo detenuti e familiari dovranno comunque rinunciare a un diritto e tutti gli altri operatori dovranno usare mezzi propri per raggiungere la nuova struttura”.