Un appello ai sindaci e a ciascun cittadino per "alzare insieme la voce, inviando un messaggio al governo con un’e-mail all’indirizzocentromessaggi@palazzochigi.it (e per conoscenza al sottoscritto: presidente@regione.sardegna.it) con poche e significative parole: 'Procura de moderare, presidente Monti'". Inizia così l’appello del presidente Ugo Cappellacci ad un gesto simbolico nei confronti del Governo Monti, rilanciato dal governatore anche su facebook e twitter.
"Lo Stato ha avviato un’aggressione senza precedenti all’Autonomia della Regione e, fatto ancor più rilevante, ai diritti dei sardi. I provvedimenti del Governo contenuti nella legge di stabilità sono solo i più recenti soprusi - spiega il Governatore - di uno Stato che prima sottrae risorse agli enti locali e alla Regione, poi tenta di privarle delle loro funzioni ed infine si ritira, lasciando soli i cittadini, le famiglie le imprese. A questa logica – aggiunge Cappellacci - corrisponde altresì un tentativo subdolo di rivedere il Titolo V della Costituzione che ci farebbe tornare indietro di 70 anni nella storia”.
“In un momento in cui ci troviamo a difendere gli interessi della Sardegna sia in sede politica che giurisdizionale, anche i gesti simbolici assumono - conclude il presidente della Regione - un’importanza rilevante per significare che la vertenza Sardegna, in tutte le sue sfaccettature (dai trasporti, alla questione-entrate, dal patto di stabilità ai tagli indiscriminati ed iniqui, che vanno a colpire il cuore della nostra società) è una battaglia di tutti i sardi e di ciascuno".