Questa mattina alle ore 09,45 circa, a Mandas (Ca), loc. “Girimeddus”,è stato rinvenuto il cadavere di Antonio Anedda, di 69 anni, nato a Orroli (Nu), residente a Mandas, pensionato, che si era allontanato da casa nel pomeriggio del 5 settembre scorso senza più farvi ritorno.
La scoperta è stata fatta dal proprietario del terreno su cui giaceva il corpo senza dell’anziano il quale non vi si recava da alcuni mesi. Questa mattina, a causa del forte odore dovuto all’avanzato stato di decomposizione, pensando si trattasse di una carcassa di animale, l’uomo ha smosso alcuni cespugli in prossimità di un muretto a secco scorgendo le gambe del cadavere. Ha così avvertito del rinvenimento e dalla descrizione degli abiti fornita si è subito intuito potesse trattarsi di Anedda. Quindi sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Mandas e quelli del nucleo operativo della compagnia di Dolianova per gli accertamenti di rito.
In seguito il medico legale della Asl, dopo una perizia sommaria esterna del corpo, non ha rilevato segni di violenza ma, considerato l’avanzato stato di decomposizione, non ha potuto fornire elementi utili circa la data e la causa del decesso. Quindi la salma è stata, rimossa e trasportata presso l’obitorio del cimitero di San Michele di Cagliari per il successivo esame autoptico, così come disposto dal p.m. titolare dell’indagine, Liliana Ledda. Solo l’autopsia potrà’ fornire i dati utili a comprendere quali siano state le cause che hanno provocato la morte del 69enne.
La scomparsa dell’uomo era stata segnalata ai carabinieri della Stazione del paese di residenza dello scomparso nella serata del 5 settembre scorso da uno dei nipoti.
Il pensionato, persona definita da tutti molto schiva, riservata e solitaria, era solito fare delle lunghe passeggiate in campagna alla ricerca di fichi, frutti di cui era ghiotto. Le ricerche dei militari della Stazione cc del paese e dei colleghi della compagnia di Dolianova, erano state immediatamente intraprese nelle zone più spesso frequentate dallo scomparso. In seguito erano proseguite con l’ausilio di un elicottero del Nono Nucleo elicotteri carabinieri di Ca-Elmas, con la partecipazione dei Vigili del Fuoco di Cagliari e Mandas con le loro unità cinofile, con il soccorso nazionale alpino con i cani molecolari e con altre associazioni di volontariato della provincia cagliaritana. Erano stati fatti intervenire anche i sommozzatori dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco per l’ispezione di alcuni pozzi e del lago Mulargia, il tutto, purtroppo, con esito negativo.