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Carceri: Sdr aderisce a 4 giorni sciopero fame e silenzio per amnistia

“Le condizioni in cui le detenute e i detenuti stanno scontando la pena dentro Buoncammino, carcere simbolo in Sardegna del sovraffollamento penitenziario con oltre 200 persone private della libertà oltre la capienza regolamentare, ma anche la situazione degli Agenti di Polizia Penitenziaria e di tutti gli operatori del sistema carcerario non sono più accettabili. Esigono un gesto coraggioso da parte del Parlamento. L’amnistia è oggi l’unica soluzione praticabile”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme”, annunciando l’adesione da domani mercoledì 18 a sabato 21 luglio ai quattro giorni di sciopero della fame e del silenzio promossi dai Radicali.

“I cittadini e le istituzioni devono prendere atto – sottolinea Caligaris – della drammaticità della situazione e dell’urgenza di un intervento per sanare una condizione di illegalità. Non può più essere negato quanto avviene dentro gli Istituti. Realtà come quella di Buoncammino, con un sovraffollamento senza precedenti non possono garantire legalità, sicurezza, vivibilità. La stessa finalità della detenzione è negata”.

“Partecipare attivamente a questa iniziativa, che attueremo con uno sciopero a staffetta coinvolgendo soci e simpatizzanti, significa – evidenzia la presidente di SDR – manifestare con un concreto atto, la vicinanza e solidarietà verso coloro i quali sono costretti a vivere la pena detentiva come una tortura. Non possiamo dimenticare che dentro le strutture penitenziarie circa un quarto dei 2000 detenuti della Sardegna sono in attesa di giudizio e di questi oltre la metà non hanno neppure affrontato il primo processo”.

“Nel corso delle quattro giornate – conclude Caligaris – intensificheremo i colloqui con i detenuti e con i loro familiari e parteciperemo ai sit-in davanti al carcere cagliaritano”. Com