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Monti esprime idee portate avanti dalla dittatura berlusconiana proprio nel giorno del suo rientro: già cooptato come ministro dell’economia?

"Mi auguro che tutte le parti sociali si ispirino all'atteggiamento di collaborazione" dimostrato dal presidente dell'Abi Giuseppe Mussari. Il premier Mario Monti interviene all'assemblea dell'Abi e traccia quasi un bilancio dell'esperienza di Governo: Mussari "ha perfettamente ragione", questo governo non è mai stato tenero con le banche.

Nonostante questo, spiega Monti ripercorrendo la relazione di Mussari, l'Abi ha mantenuto il suo sostegno al governo e aggiunge: "Ho molto apprezzato questo atteggiamento.

Da qui Monti è partito per invitare "tutte le parti sociali" a ispirarsi "all'atteggiamento di collaborazione" dimostrato dal presidente dell'Abi Giuseppe Mussari.

"In un'economia e in una società moderna - ha detto Monti - le parti sociali vanno consultate dal Governo, ma su gran parte delle materie pensiamo che debbano restare 'parti': vitali e importanti ma non dei protagonisti ai quali il potere pubblico delega le decisioni in una sorta di outsourcing".

"Esercizi profondi di concertazione in passato" con le parti sociali "hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli e nipoti non trovano facilmente lavoro".

"L'Italia ha iniziato un percorso di guerra durissimo- ha affermato il premier  - Un percorso di guerra contro i pregiudizi diffusi e contro le più ciniche valutazioni".

Il governo ha inciso in modo "pesante" su "quello più nefasto degli aspetti strutturali dell'economia italiana, cioè meccanismi generatori di spesa pubblica che hanno prodotto nell'aggregato e nel disaggregato una serie di effetti perversi".

"Al G20 di Cannes, il mio predecessore, Berlusconi, fu sottoposto a pressioni sgradevolissime e, immagino, prossime all'umiliazione che sostanzialmente, nell'intenzione dei prementi, avrebbe portato l'Italia a cedere buona parte della sua sovranità e discrezionalità".