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L’Emilia trema ancora: una ventina di morti, 5 dispersi

Ecco i numeri (provvisori) del sisma che oggi ha colpito l'Emilia: Morti 16. Dispersi 12 (secondo il Viminale). Feriti 200 circa. Sfollati 8.000. Uomini impegnati in soccorsi 3.698. Mezzi impiegati 758. Posti letto in moduli 1.250.

I morti secondo i dati riferiti nel pomeriggio dal sottosegretario Catricalà in Senato si sono registrati: tre a Mirandola, tre a San Felice sul Panàro, una a Concordia, una a Finale Emilia, una a Cento, una a Novi di Modena, una a Medolla e quattro a Cavezzo. Quanto ai dispersi, se ne registrano uno a Mirandola, tre a Medolla e tre a Cavezzo per un totale di 7. Il Viminale, nella persona del ministro Cancellieri, poche ore dopo ha parlato di 12 dispersi.

Operai sotto le macerie a Medolla - Recuperati i corpi di tre operai morti nel crollo di un capannone. Squadre dei vigili del fuoco, supportate dalle unità cinofile, hanno scavato tra le macerie del capannone che ospita un'azienda che opera nel settore del biomedicale.  Uno dei lavoratori è stato identificato: si chiamava Paolo Siclari, di 37 anni, di Messina. Lo ha reso noto il sindaco Giuseppe Buzzanca, che ha espresso il cordoglio ai familiari, Gaspare e Concetta Siclari, che vivono nella città siciliana. Siclari si era sposato con Viviana Lo Furno il 10 aprile del 1999. Dal giugno del 2001 si era trasferito a lavorare al nord. Altri due corpi recuperati poco fa.

Il sottosegretario Antonio Catricalà, in un'informativa al Senato nel pomeriggio ha annunciato che il 4 giugno sarà proclamato il lutto nazionale per le vittime del sisma. La seduta nell'aula di palazzo Madama è stata aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.

"Come dopo ogni forte terremoto era attesa un'intensa attività sismica, ma la magnitudo appare più alta rispetto al tipico decadimento, al punto di ipotizzare che sia un nuovo evento piuttosto che una scossa di assestamento".

Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, nel corso dell'informativa del governo, nell'aula del Senato, sul terremoto avvenuto oggi in Emilia e nel Nord Italia. "Gli elementi di conoscenza a disposizione, anche in considerazione della complessità della struttura sismogenica - ha aggiunto Catricalà - non consentono di formulare un'ipotesi definitiva".

Due delle vittime, ha spiegato Catricala', "sono decedute per cause non connesse direttamente all'evento". I morti si sono registrati: tre a Mirandola, tre a San Felice sul Panaro, una a Concordia, una a Finale Emilia, una a Cento, una a Novi di Modena, una a Medolla e quattro a Cavezzo. Quanto ai dispersi, se ne registrano uno a Mirandola tre a Medolla e tre a Cavezzo.

Il terremoto di oggi - Torna la paura in Emilia Romagna: una nuova fortissima scossa, avvertita in tutto il Nord del Paese, si è registrata alle 9 di questa mattina, con epicentro in provincia di Modena (Medolla, Mirandola e Cavezzo i comuni più prossimi), e magnitudo 5.8. La scossa è stata seguita da numerose repliche

Alle 12.56, nuova scossa con  magnitudo pari a 5.3 ed è avvenuta nella zona di Mirandola ad una profondità di 6,8 chilometri.

Una seconda scossa di magnitudo 5.1 è stata registrata alle 13.

Una terza, di magnitudo intorno a 5 è avvenuta alle 13.01.

Altre cinque scosse in venti minuti - Alle 13.10 si è registrata una scossa medio-forte di 3.8 nel bolognese, epicentro Castello d'Argile; alle 13.19 altra scossa di magnitudo 3.0 a Mirandola, e ancora alle 13.35 scossa di 2.7 a Finale Emilia, alle 13.27 sempre a Mirandola scossa di 2.9 e infine alle 13.37 un'ultima scossa di 2.7 epicentro San Possidonio, sempre nel modenese. Sono i dati forniti dall'Ingv.

La scossa delle ore 9 - Secondo i dati dell'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, la scossa di questa mattina alle 9 è stata di magnitudo 5.8,  con epicentro nel Comune di Finale Emilia, nel modenese, con profondità intorno ai 10 chilometri.

Operai sotto le macerie - Si scava ancora a Medolla, provincia di Modena, uno dei comuni colpiti dal terremoto, dove all'interno di una fabbrica sono rimasti intrappolati tre operai. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco all'interno non si udirebbero voci. La fabbrica, che è collassata su se stessa, produce componenti elettrici e si trova sulla provinciale che porta da Mirandola a Modena.

Capannone crolla a Mirandola, uno estratto vivo - A Mirandola è crollato un capannone in via Di Mezzo: quattro operai sono rimasti sotto le macerie, due sono morti.

E' stato estratto vivo un altro operaio della ditta. Lo riferisce l'emittente 'Telemodena'

Due operai feriti nel piacentino: uno è grave - Due operai di un caseificio sono rimasti feriti, uno in modo gravissimo, a Castelvetro piacentino, nel deposito di stagionatura formaggi 'Aimi', per la caduta di un ingente quantitativo di forme di grana padano dagli scaffali. Riccardo Poli, cremonese, 20 anni, residente a Castelvetro, ha subito lo schiacciamento del torace ed e' stato trasportato all'ospedale civile di Cremona in prognosi riservata. Laurentin Danut Popa, romeno, 44 anni, ha subito un trauma al piede giudicato guaribile in 30 giorni.

Nuovi crolli, distrutto il Duomo e la Chiesa di San Francesco a Mirandola - Dopo la scossa di terremoto di questa mattina nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. Il duomo e la chiesa di San Francesco a Mirandola sarebbero crollati .

Crolli nella Rocca Estense di Finale Emilia - Si registrano altri crolli nella Rocca Estense di Finale Emilia, provincia di Modena, uno dei comuni epicentro del terremoto di questa mattina. Lo si apprende da fonti della Protezione civile. La Rocca era già stata danneggiata dal terremoto del 20 maggio, le cui scosse avevano sbriciolato la torre dei modenesi, uno dei simboli della cittadina.

Twitter: centro di Cavezzo distrutto - Il centro di Cavezzo è stato chiuso pochi minuti dopo il sisma delle 9. I danni sono ingenti: sono crollati molti edifici storici e il tetto della chiesa, già danneggiata dal terremoto della scorsa settimana. Per ora non si hanno notizie di vittime, ma i controlli sono ancora in corso.

Appello su twitter: togliere le password dalle reti wi-fi private - L'informazione viaggia su twitter: sono centinai i cinguettii con hastag "terremoto" che vengono immessi in rete in tempo reale, con foto, video, rilanci dai mezzi di informazione (che a loro volta rilanciano twitter) ma anche notizie utili come i numeri di emergenza o della protezione civile. E un appello a togliere le password dalle reti wi-fi private, per permettere l'accesso il più ampio possibile per eventuali comunicazioni, e a usare i cellulari solo per emergenze per non intasare la rete.

Panico a Bologna - A Bologna, la terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria. Tanti i bolognesi scesi in strada: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso.

A Bologna, dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di questa mattina, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.39 scosse dalle ore nove, 5 sopra magnitudo 4 - Sono 39 le scosse registrate dalle 9,03, quando c'è stata quella devastante di magnitudo 5,8, alle 11,24. Di queste, 32 sono uguali o maggiori a magnitudo 3. La lista è quella pubblicata su Internet dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa da magnitudo 5,8 è stata preceduta, soltanto dalla mezzanotte da 11 scosse di magnitudo inferiore a 3

Dopo la scossa delle 9,03, lo sciame è stato intenso, con 39 movimenti in 2 ore e mezzo. In questo sciame, si segnalano quattro scosse per la loro intensità: magnitudo 4 alle 9,07 (quattro minuti dopo la prima); 4,1 alle 9,10; 4,5 alle 10,25; 4,7 alle 10,27; 4,2 alle 10,40.

Consiglio dei ministri - Il consiglio dei ministri si riunirà domani mattina a Palazzo Chigi. Tra i provvedimenti all'ordine del giorno, a quanto si apprende da fonti di governo, potrebbero esserci anche le misure per fronteggiare l'emergenza terremoto in Emilia Romagna.

Chiusura delle scuole - Le scuole del modenese resteranno chiuse per almeno tre giorni. Lo hanno riferito fonti dell'amministrazione provinciale di Modena dopo le scosse di terremoto che hanno riguardato il territorio. La decisione non è stata confermata ufficialmente, ed è legata alle verifiche fatte quotidianamente sulla staticità degli edifici.

Sospese verifiche sugli edifici storici - Troppo pericolo. Dopo le nuove violentissime scosse, con la terra che ancora trema, sono state sospese oggi nelle zone del terremoto le verifiche dei tecnici ai beni culturali. Lo annuncia il prefetto Fabio Guttuso Carapezza, in Emilia per l'unità di coordinamento nazionale dei beni culturali del Mibac. Troppo presto per una stima, spiega, "ma è certo che i danni sono molto gravi, le condizioni molto peggiorate con tetti sfondati e crolli per campanili, chiese, centri storici, fortificazioni".