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Schiacciato dalle tasse e dai debiti imprenditore si toglie la vita a Cagliari

Dopo il tentato di mettere fine alla sua esistenza di un pizzaiolo cagliaritano, salvato poi dai carabinieri, questa volta un imprenditore. schiacciato dalle tasse e dai debiti, per questo motivo si sarebbe tolto la vita eri sera a Cagliari sparandosi un colpo di pistola alla testa.

Ermanno Gravellino, di 74 anni, di Selargius, poco prima aveva anche cercato di uccidersi con il gas della bombola della cucina ma è stato salvato dal fratello, rincasato in quel momento, che ha sentito l'odore diffuso nell'appartamento. Mentre il fratello apriva le finestre per purificare l'aria si è spostato in un'altra stanza dove si è sparato.

Il fatto è avvenuto poco prima delle 23 in un appartamento nella centrale via Tuveri - ha riportato il quotidiano L'Unione Sarda - dove l'uomo viveva. Nelle ultime settimane era depresso a causa della tasse da pagare e per i crediti di forniture non saldate alla sua società, la Edilforniture, da parte di alcune aziende del Sulcis, in particolare di Portovesme.

I mancati incassi lo hanno messo sul lastrico ed i debiti si sono accumulati. Ieri sera l'imprenditore ha deciso di farla finita. Si è chiuso in cucina ed ha aperto il gas. Ma il rientro del fratello lo ha salvato una prima volta. Si è allontanato dalla stanza e, risoluto nel togliersi la vita, ha afferrato la pistola che deteneva regolarmente e si sparato alla testa. Sul luogo della tragedia sono intervenuti il personale del 118 che ha solo potuto constatarne il decesso e le forze dell'ordine.

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