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Cardiopatie congenite: se ne discute a Olbia presso il Museo Archeologico si riuniscono i massimi esperti italiani

“Cardiopatie congenite” è il convegno organizzato dalla Asl di Olbia nella giornata di giovedì 10 maggio e che vedrà salire in cattedra i massimi esponenti della patologia presenti sul panorama nazionale.

Le cardiopatie congenite sono delle malformazioni del cuore che si verificano in conseguenza ad un’alterazione del normale sviluppo del muscolo cardiaco che avviene nella fase embrionale della vita intrauterina; le cardiopatie congenite rappresentano una delle malformazioni più frequenti alla nascita, con un’incidenza di 8 casi ogni 1000 nati vivi.

“In Italia, con circa 550.000 nati l’anno, si registrano circa 4000 neonati affetti da cardiopatia congenita, di questi  circa un centinaio vengono partoriti in Sardegna”, spiega Antonio Balata, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, organizzatore della giornata di studio a cui parteciperanno anche il direttore della Asl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda, il direttore amministrativo, Giorgio Tidore, e il direttore sanitario, Maria Serena Fenu.

Nel corso del convegno, in programma per giovedì 10 maggio 2012, con inizio dei lavori dalle 09.00, nella sala convegni del Museo Archeologico di Olbia, si discuterà di come spesso “queste malformazioni non influenzino lo stato di salute del neonato dal momento che non modificando in maniera sostanziale il funzionamento del cuore  e, pertanto, non necessitano di terapia; mentre a volte, come nel caso di un famoso calciatore, possono venire riscontrate in maniera del tutto casuale in età adulta. Una piccola parte di questi difetti sono però talmente gravi da rappresentare un pericolo per la vita del piccolo paziente se non si interviene immediatamente con un’adeguta terapia medica e un intervento cardochirurgico”, aggiunge Balata.

All’incontro, oltre ai massimi esponenti regionali, è prevista la partecipazione di Alessandro Rimini dell’ospedale Gaslini di Genova e Fabio Miraldi dell’Università la Sapienza di Roma

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