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Imprenditore disperato prende ostaggi nell’Agenzia delle entrate e dopo sei ore, poi si arrende ai carabinieri

Un pomeriggio di ordinaria follia in un paese della BassaBergamasca, un'altra storia figlia della crisi economica che attanaglial'intero Paese: Luigi Martinelli, 54 anni, in preda alla disperazione perproblemi economici, ha fatto irruzione armato di un fucile e due pistole nellasede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, ha fatto uscire subitoi clienti ("fuori - ha urlato, come riferirà poi un ostaggio - chi devepagare le tasse") e trattiene i dipendenti. Poi, li ha lasciati usciretutti tranne uno, un impiegato.

E ore dopo, in serata, ha deciso prima di liberare ancheCarmine Mormandi, 56 anni, da 30 impiegato all'Agenzia delle Entrate, e poi si èarreso. L' incubo è durato in tutto circa 6 ore e tutto sarebbe cominciato perl'arrivo di una cartella esattoriale. Preziosa e' stata la mediazione portataavanti da un brigadiere dei carabinieri che è riuscito a entrare nei localidell'Agenzia e a trattare con il sequestratore che ha chiesto di parlare con igiornalisti per comunicare, attraverso di loro, con il premier Mario Monti.

A Mormandi è stato consentito di inviare un paio di sms allasua compagna, Tetyana, 39 anni, di origine ucraina. Poche parole, 'sto bene',che fino alla fine non sono riuscite a tranquillizzare nessuno, visto chel'uomo era armato e ha anche esploso un colpo di pistola in aria, senza colpirenessuno. Tanto che i corpi speciali dei carabinieri, i Gis, erano pronti aintervenire, qualora la situazione fosse degenerata.

Tutto è cominciato intorno alle 15.30 quando Martinelli èentrato ella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, un centroa 25 chilometri da Bergamo, ventimila abitanti. Negli uffici c'erano unaquindicina di persone, tra clienti e dipendenti.

Lui ha urlato ai primi di uscire e ha trattenuto idipendenti. In un primo momento non sembrava agitato ma ha urlato la suadisperazione per problemi economici. Solo più tardi dirà che è pronto aduccidersi. Dopo poco ha lasciato uscire tutti gli ostaggi, tranne uno, appuntoMormandi, un impiegato tra i più anziani dell'ufficio del paese.

Gli ostaggi liberati sono stati accolti dalle forzedell'ordine e portati nella caserma dei carabinieri per fornire le lorodeposizioni. Per loro la paura è stata forte ma è passata. Per Mormandi ilpomeriggio è invece lunghissimo, interminabile. All'esterno, la zona vienerecintata e giornalisti e curiosi fatti allontanare sempre di più mentre neidintorni dell' ufficio, ospitato in una palazzina di cinque piani, hanno presoposizione gli uomini del Gis di Livorno.

Lo stallo è proseguito per ore, poi Martinelli, un eximprenditore, ha ceduto. Prima ha liberato l'ostaggio e dopo un po' si èarreso. Martinelli è stato ammanettato dallo stesso brigadiere che con imediatori dei Gis ha portato avanti la trattativa. "Non aveva alcunaintenzione - ha detto Roberto Tortorella, colonnello dei carabinieri di Bergamo- di fare male". "E' un uomo con problematiche economiche la cuientità stiamo ancora verificando" ha aggiunto il sindaco di Romano di Lombardia,Michele Lamera.

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