Francesco Speroni e Roberto Calderoli hanno lasciato intornoalle 15 la sede della Lega di via Bellerio a bordo delle rispettive auto. ConCalderoli c'era anche la moglie Gianna Gancia. Sia Speroni che Calderoli nonhanno voluto rilasciare dichiarazioni prima di allontanarsi dalla sede dellaLega. Nella sede del partito sono ancora presenti Umberto Bossi, RobertoCastelli e Giancarlo Giorgetti. A salutare Speroni e Calderoli uno striscioneesposto da una decina di militanti con su scritto 'Guerrieri padani si nasce,cuore leghista al servizio del popolo padano. Quando un popolo come quellopadano si muove piega la storia'.
Io adesso devo stare lontano, non posso fare altro, devostare un passo indietro, hanno tirato dentro i miei figli in questa cosatremenda...": lo ha detto questa mattina Umberto Bossi, commentando la suaattuale posizione, dopo le dimissioni da segretario della Lega in seguito allabufera giudiziaria. Ed ha aggiunto: "L'unica cosa che posso fareadesso è cercare di tenere unito tutto, tenere unita la Lega, evitare che cisiano scontri tra i dirigenti. Li aiuto un po', faccio quello che posso".Poi parlando dei suoi sostenitori, Bossi ha aggiunto: "Si' l'affetto deimilitanti lo sento. Tanti insistono perché martedì sera vada a Bergamo allamanifestazione che stanno organizzando...Non so se vado, vedrò”.
Ieri il senatur, in via Bellerio, ha incontratoRoberto Maroni per discutere delle prossime iniziative del partito. Nella sededella Lega era presente anche Roberto Calderoli, che con Maroni e Manuela DalLago compone il triumvirato incaricato di traghettare il Carroccio fino alcongresso previsto per il prossimo autunno.
Linea dura, fino all'espulsione, con chi ha sbagliato, eaccelerazione della ripresa della attività politica, a un mese dalleamministrative. La prima riunione importante della Lega Nord con Umberto Bossipresidente e non più segretario federale è servita a fissare le scadenzepolitiche e di partito in vista dell'appuntamento elettorale, ormai alle porte.
Bossi, Roberto Maroni, Roberto Calderoli e il segretariodella Lega lombarda, Giancarlo Giorgetti, hanno fissato una sorta di calendariodelle prossime attività. Subito dopo Pasqua, martedì si terrà una riunione delcomitato amministrativo guidato dal nuovo tesoriere, Stefano Stefani. Eprocederà spedita l'analisi dei bilanci, finiti nel mirino delle procure per lagestione Belsito.
La linea è di fare chiarezza, ancor prima dei giudici e dichiedere provvedimenti disciplinari molto duri contro chi ha usatoindebitamente i soldi del movimento, qualora fosse dimostrato, anche perrispondere al crescente malcontento dei militanti verso coloro che vengonocitati nelle intercettazioni e nei verbali.
Su questo anche Bossi stamane ha lanciato un avvertimento:"Attenzione, la Lega è pericolosa, è sotto l'occhio dei militanti".In settimana, poi, probabilmente mercoledì, si terrà la prima riunione del comitatodi triumviri, incaricato di guidare il movimento fino al congresso, composto daMaroni, Calderoli e l'ex presidente della Provincia di Vicenza, Manuela DalLago. L'altro tema 'caldo' è il congresso federale.
Il 'senatur', tornato a gridare al complotto orchestrato daimagistrati e da "Roma padrona", ha messo in chiaro che non ha ancoradeciso se si ricandiderà a segretario. Ma vi sono ormai due scuole di pensiero,in Lega: chi ritiene che il congresso si debba tenere in autunno, e chi spingeper un'accelerazione.
I vertici leghisti potrebbero, infatti, accogliere unarichiesta forte che viene da parte della base (espressa anche ieri sera, nelleassemblee di sezione auto-convocate, in varie province lombarde) di andare acongresso in estate. Il congresso federale si potrebbe tenere entro luglio, enon più in ottobre, come ventilato ieri, dopo i nazionali che devonoconcludersi il 21 giugno.
La sensazione e' che in Lega le dimissioni di Bossi abbiano'scoperchiato il vaso' e che ora, a partire dai militanti, si voglia accelerarequanto bloccato da anni. A partire, da Varese, culla e da sempre fulcro degli'umori' padani. All'indomani del passo indietro del senatur, è pronta larichiesta di sfiducia a Maurilio Canton, il segretario provinciale la cuiproclamazione per acclamazione, per volere di Bossi, segnò una crepa indelebilenella militanza.
Problemi anche in Liguria dove il candidato sindaco, EdoardoRixi, si e' dimesso da vice del segretario nazionale, Francesco Bruzzone, perle tensioni provocate dallo scandalo legato al genovese Belsito. Infine, martedìsera i 'lumbard' si sono dati appuntamento a Bergamo per la seratadell'orgoglio leghista. Confermato Maroni, e' atteso anche Bossi.
Le dimissioni di Umberto Bossi "sono state un terremotoanche per gli altri partiti". Lo dice Roberto Maroni, intervistato dalla'Padania'. "Francamente li ho visti smarriti, impreparati - dice Maroni -la Lega fa sempre paura".
L'ex ministro del Carroccio, riferendosi alla buferagiudiziaria che ha investito la Lega, aggiunge che "ogni cosa deve fare ilsuo corso, a noi interessa imprimere da subito una nuova azione politica dellaLega".
"La politica ha deciso con determinazione" e"come ha detto Bossi, non si deve stare a guardare nome e cognome dinessuno". Lo dice Roberto Maroni, intervistato dal quotidiano 'laPadania', commentando la bufera giudiziaria che ha coinvolto la Lega e il passoindietro di Umberto Bossi.
Maroni, riguardo alle dimissioni di Bossi, aggiunge che"è il solo che lo ha fatto: questo da' lo spessore della sua persona, maquesto è indiscutibile".
Poi qualche ora dopo sulla pagina facebook il delfino spronala base leghista e sè stesso: "Pulizia, Pulizia e Pulizia, senza guardarein faccia a nessuno!!! Rivoglio la Lega che conosco, quella dei militantionesti che si fanno un culo così sul territorio senza chiedere nulla in cambio,se non la soddisfazione di sentirsi orgogliosi di essere leghisti". Maronida appuntamento a Bergamo, martedì prossimo: "tutti a Bergamo martedì perla grande serata dell'orgoglio leghista - scrive ancora l'ex ministro - unabbraccio a tutti i 'barbari sognanti', passate una Pasqua serena".