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Bossi a tu per tu con Maroni e Calderoli e dopo l’ex ministro leghista afferma: Non so se mi ricandido.

Umberto Bossi ha lasciato la sede della Lega Nord in viaBellerio a Milano dopo le 22 di sera. Nel pomeriggio il presidente delCarroccio, che giovedì ha dato le dimissioni da segretario federale, haincontrato Roberto Maroni per discutere delle prossime iniziative del partito.Nella sede della Lega era presente anche Roberto Calderoli, che con Maroni eManuela Dal Lago compone il triumvirato incaricato di traghettare il Carrocciofino al congresso previsto per il prossimo autunno.

Linea dura, fino all'espulsione, con chi ha sbagliato, eaccelerazione della ripresa della attività politica, a un mese dalleamministrative. La prima riunione importante della Lega Nord con Umberto Bossipresidente e non più segretario federale è servita a fissare le scadenzepolitiche e di partito in vista dell'appuntamento elettorale, ormai alle porte.

Bossi, Roberto Maroni, Roberto Calderoli e il segretariodella Lega lombarda, Giancarlo Giorgetti, hanno fissato una sorta di calendariodelle prossime attività. Subito dopo Pasqua, martedì si terrà una riunione delcomitato amministrativo guidato dal nuovo tesoriere, Stefano Stefani. Eprocederà spedita l'analisi dei bilanci, finiti nel mirino delle procure per lagestione Belsito.

La linea e' di fare chiarezza, ancor prima dei giudici e dichiedere provvedimenti disciplinari molto duri contro chi ha usatoindebitamente i soldi del movimento, qualora fosse dimostrato, anche perrispondere al crescente malcontento dei militanti verso coloro che vengono citatinelle intercettazioni e nei verbali.

Su questo anche Bossi stamane ha lanciato un avvertimento:"Attenzione, la Lega è pericolosa, è sotto l'occhio dei militanti".In settimana, poi, probabilmente mercoledì, si terrà la prima riunione delcomitato di triumviri, incaricato di guidare il movimento fino al congresso,composto da Maroni, Calderoli e l'ex presidente della Provincia di Vicenza,Manuela Dal Lago. L'altro tema 'caldo' e' il congresso federale.

Il 'senatur', tornato a gridare al complotto orchestrato daimagistrati e da "Roma padrona", ha messo in chiaro che non ha ancoradeciso se si ricandiderà a segretario. Ma vi sono ormai due scuole di pensiero,in Lega: chi ritiene che il congresso si debba tenere in autunno, e chi spingeper un'accelerazione.

I vertici leghisti potrebbero, infatti, accogliere unarichiesta forte che viene da parte della base (espressa anche ieri sera, nelleassemblee di sezione auto-convocate, in varie province lombarde) di andare acongresso in estate. Il congresso federale si potrebbe tenere entro luglio, enon piu' in ottobre, come ventilato ieri, dopo i nazionali che devonoconcludersi il 21 giugno.

La sensazione e' che in Lega le dimissioni di Bossi abbiano'scoperchiato il vaso' e che ora, a partire dai militanti, si voglia accelerarequanto bloccato da anni. A partire, da Varese, culla e da sempre fulcro degli'umori' padani. All'indomani del passo indietro del senatur, è pronta larichiesta di sfiducia a Maurilio Canton, il segretario provinciale la cuiproclamazione per acclamazione, per volere di Bossi, segnò una crepa indelebilenella militanza.

Problemi anche in Liguria dove il candidato sindaco, EdoardoRixi, si è dimesso da vice del segretario nazionale, Francesco Bruzzone, per letensioni provocate dallo scandalo legato al genovese Belsito. Infine, martedi'sera i 'lumbard' si sono dati appuntamento a Bergamo per la seratadell'orgoglio leghista. Confermato Maroni, e' atteso anche Bossi.