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Nuovo carcere Cagliari: Sdr, urge intervento governo per sblocco

“La condizione in cui sono ridotti gli operai di OperePubbliche, costretti a manifestare per ridare dignità al lavoro, e il continuorinvio dell’inaugurazione del nuovo carcere di Cagliari devono interessaredirettamente il Governo”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidentedell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, ribadendo con la solidarietàalle maestranze il “vergognoso atteggiamento dell’impresa che ha ottenuto ilavori senza bando e il gravissimo ritardo accumulato su una struttura chedoveva essere consegnata un anno fa”.

“Costringere gli operai a continui scioperi per ottenere ciòche è loro dovuto – sottolinea la presidente di SdR – è un atto di arroganzache umilia i diritti dei cittadini. Si evidenzia, ancora una volta, cheassegnare l’esecuzione di lavori attraverso la secretazione degli atti nonoffre alcuna garanzia né a chi commissione l’opera né a chi materialmente laesegue. Si crea un circuito vizioso dal quale è difficile uscire senzal’intervento di un’autorità”.

 “Tutto ciò peraltro conferma la pessima gestione deifondi per la realizzazione di un’opera che è nata male e sta crescendo anchepeggio. E’ stata infatti progettata in un’area malsana, prossima a un impiantoeolico e a un’azienda per la lavorazione delle carni fuori norma, distantedagli ospedali e priva di strade di collegamento. Non solo, i terreni sonostati espropriati, l’importo inserito nel capitolato d’appalto e attualmente èancora in atto un contenzioso tra Opere Pubbliche e i proprietari. Larealizzazione della struttura è stata inoltre pesantemente condizionata damodifiche sopraggiunte. Non si è neppure ancora provveduto a concordare con leamministrazioni locali il piano dei servizi in modo da garantire gli accessicon i mezzi pubblici. E’ infine un mistero con quali e quanti agenti di PoliziaPenitenziaria s’intenda garantire la sicurezza. Insomma Uta – concludeCaligaris – rischia di divenire un’incompiuta utile per le inchiestegiornalistiche sugli sprechi e Buoncammino ad essere il carcere sardo con ilmaggior numero di detenuti e un numero di Agenti inadeguato”. Com