Dopo il tema della Sanità l’Aula hapoi affrontato l’interpellanza 173, illustrata da Giacomo Sanna(Psd'Az), sugli impianti fotovoltaici che Eon avrebbe dovutocostruire nell’area industriale di Porto Torres. Oggi si sta invecebruciando olio combustibile e direi che è il caso di capire qualisono i presupposti dell’intesa con Eon e che cosa ha davverorealizzato fino a oggi. Temiamo che Eon realizzi i suoi cento ettaridi fotovoltaico senza realizzare invece il quinto gruppo. Per Lotto(Pd) “niente si è fatto affinché questi impianti a Porto Torresvenissero realizzati. Vogliamo prestare attenzione puntuale pergarantire una ricaduta seria ai territori? Oggi guadagnanosempre gli stessi, le grandi imprese.
Anche Manichedda (Psd'Az) èintervenuto per dire: C’è un complesso di inferiorità rispetto aquesti grandi gruppi, diciamolo. Il problema è culturale in questesituazioni inedite e occorre avere chiaro con quali strumenti sicondizionano le trattative, nell’interesse pubblico. Quando uno deidue contraenti viola l’accordo di programma, beh, si può risolverel’accordo di programma. E poi, nel frattempo, Arpas e commissioneAmbiente del Consiglio regionale vadano e verifichino che cosa staaccadendo. Se Eon vuole andare via, venda pure e chi viene rispetti ipatti. Anche Cugusi (Sel) è intervenuto a favore ricordando ifallimenti industriali del passato, anche recente.
Per Diana (Pdl) “siamo davanti a unagrande impresa, una tra le più grandi al mondo. Dobbiamo ricattareEon o dobbiamo avere in mente una strategia perché resti inSardegna? Non so cosa si siano detti il presidente Cappellacci e ivertici di Eon. Credo che il Consiglio faccia bene a votare questamozione ma l’importante è che ognuno sappia cosa stiamo facendo.
Favorevole anche Giampaolo Diana (Pdl):“Parliamo di questi temi in un’aula semivuota e spiace, perchésiamo in assenza di uno strumento di programmazione energetica.L’oratore ha parlato dei vantaggi del carbone e dell’industria inSardegna domandando all’assessore se risponda al vero che ilpresidente della Regione ha concesso una ulteriore proroga a Eon.
E' intervenuta anche l’assessoraAlessandra Zedda, rappresentante dell’Industria, che ha detto:“Sono informata sull’incontro col presidente Cappellacci e se èvero che il problema rimane è stato il ministero dello Sviluppoeconomico a concedere la proroga a dicembre 2011 concedendo altri 18mesi. Dunque, la nuova scadenza è al 3 settembre 2013.
Nei prossimi giorni dovremo trovare unmomento di confronto con Eon, perché rispetti gli accordi e perchéeviti i licenziamenti che ha annunciato. Dunque, i punti indicatinella mozione sono condivisibili ma chiedo una breve sospensione perpoter vedere la parte della mozione relativa alla necessità di unnuovo accordo con Eon. Accogliendo la richiesta, il presidente Cossaha sospeso per pochi minuti la seduta.
Incontro decisivo a Palazzo Chigi:Monti, eviteremo abusi ma no al reintegro
Sull'articolo 18 il premier Mario Montisi è limitato a dire che sui licenziamenti economici "ci saràuna formulazione per evitare gli abusi". Lo riferiscono Cgil eCisl su Twitter. Ma sulla flessibilità in uscita il testo finale siconoscerà "solo domani in Cdm". E' quanto avrebbe detto ilministro del Welfare, Elsa Fornero, alle parti sociali secondo quantotwitta la Cisl.
"Abbiamo percepito diffusapreoccupazione sull'art. 18 - ha detto Monti - su cui vorreirassicurare tutti". Il premier ha rassicurato le parti socialisulla preoccupazione che il binario economico possa celare abusi perlicenziamenti discriminatori.
La riunione di oggi a PalazzoChigi con la parti sociali è per la definitiva messa apunto del documento ma Monti ha già annunciato che non ne uscirannoancora i testi.
Resta il nodo dei no ad una riforma chearriva con l'opposizione della Cgil, che ne critica fortementel'impianto e promette battaglia. Critiche anche dal Pd, il cuisegretario ha espresso riserve. A Bersani replica il segretario PdlAlfano: non accetteremo, dice, una riformetta al ribasso.
Il premier sostiene di aver percepito"una diffusa preoccupazione" sulla quale vuole "rassicuraretutti". "Stiamo cambiando la norma sui licenziamentieconomici" afferma una nota del segretario generale della Cisl,Raffaele Bonanni che, in risposta al responsabile economico del PdFassina, spiega che anche la Cisl vuole il cambiamento ed "èquello su cui ci stiamo impegnando in queste ore". Com