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Efisio Planetta (Psd’Az) sul grave incidente verificatosi al gasdotto in Lunigiana

 Il tragico bilancio dell’esplosione di una conduttura del gas metano con fiamme altre fino a duecento metri avvenuta ieri in Lunigiana conferma, se mai ve ne fosse stato ancora bisogno, la necessità di ulteriore chiarezza e del massimo rigore sulla sicurezza effettiva di queste strutture, al di là di quanto dichiarato in via ufficiale dalle società di gestione”.

Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Psd’az Efisio Planetta, ribadendo le forti perplessità sul progetto del gasdotto Galsi che, proveniente dall’Algeria, attraverserà tutto il territorio della Sardegna lungo di un percorso di 272 Km da Porto Botte fino alla zona di Olbia. “Ho appreso con estremo dispiacere l’aggravarsi del bilancio, purtroppo ancora provvisorio, dell'esplosione del metanodotto toscano il cui diametro – ha aggiunto Planetta – era di soli 90 cm contro i 120 previsti per il Galsi, anche se va sottolineato che nel caso della Lunigiana l’incidente si è verificato in una condotta periferica (di collegamento con le aree urbane ed industriali) e non in quella principale”.

L'esplosione che in Toscana ha provocato un cratere di 20 metri di diametro ed oltre 7 di profondità ed ha distrutto 5 abitazioni è un campanello d’allarme anche per la Sardegna: “Non ho mai nascosto le mie riserve per il Galsi-ha concluso il consigliere sardista-che considero una servitù senza precedenti, di impatto molto pesante e a costante rischio di esplosione, visto l’elevato numero di incendi che purtroppo affliggono il nostro territorio”. Secondo Planetta, infine “spetterà ora alla Regione esercitare il massimo della vigilanza, pretendendo dalla società Galsi tutte le garanzie necessarie a tutela dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni interessate dall’eventuale passaggio del gasdotto”. Red

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