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Si lavora alla modifica sulle pensioni

Non è ancora ufficiale ma un primo passo in Parlamento è stato fatto in favore delle pensioni fino a 1.400 euro: la Commissione lavoro della Camera, ieri, con voto bipartisan, nel suo parere alla manovra, ha chiesto di elevare la soglie delle pensioni a cui mantenere l'adeguamento all'inflazioni da 900 euro a 1.400, cioè il triplo delle minime.

Questo, assieme all'aumento dell'esenzione Ici sulla prima casa, e a una diminuzione dei disincentivi per le pensioni di anzianità sono i tre punti su cui le forze che sostengono il governo Monti lavorano per giungere a modifiche condivise che non stravolgano il decreto e mantengano i saldi.

Il Parlamento ha colto al volo l'apertura del ministro Elsa Fornero sull'indicizzazione delle pensioni basse, e così la commissione Lavoro della Camera ha approvato, con il solo "no" della Lega, il parere alle commissioni Bilancio e Finanze in cui si chiede di rivedere il punto del decreto che ha portato alle lacrime Fornero. La richiesta è di garantire la rivalutazione alle pensioni fino a tre volte le minime e non più solo fino a due volte. Il vice-ministro Michel Martone ha annunciato "interesse" alle proposte, purché si mantengano i saldi.

Per la copertura la commissione ha indicato tre strade: intervenire sulle pensioni d'oro e sulle baby-pensioni con contributi di solidarietà, come chiedeva il Pdl, e di alzare l'aliquota ai capitali scudati, oggi all'1,5% come chiede il Pd. L'ex ministro Giorgia Meloni ha una idea precisa: identificare le pensioni d'oro (es. gli assegni venti volte le minime) dopo di che sottrarre la parte eccedente o una sua percentuale come "contributo di solidareità. Invece ha poche chance un'altra copertura: riassegnare le frequenze Tv oggi date gratis con un'asta che darebbe un miliardo secondo il Pd. C'è un preciso "net" (dal russo niet – no) del Pdl che difende le scelte del precedente governo.

Il tema delle pensioni basse si inserisce nell'allarme lanciato dal presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, alle commissioni: alcune misure della manovra, come quella sulle pensioni o l'Imu (la vecchia Ici), colpiranno molte famiglie in difficoltà economica, con un effetto negativo sui consumi e quindi sul Pil, che già si prevede in calo.

Anche per questo la seconda modifica a cui i due relatori Pier Paolo Baretta (Pd) e Maurizio Leo (Pdl) stanno lavorando, riguarda proprio l'Imu: la soglia di esenzione per le prime case, fissata in 200 euro, potrebbe salire per venire incontro a più famiglie in difficoltà. Una terza modifica riguarderebbe le penali per chi va in pensione in anticipo. Anche il presidente del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha indicato questi pochi punti come gli unici che potrebbero cambiare.

Ovviamente si cercano le coperture per continuare a garantire "credibilità' alla manovra, ha spiegato il sottosegretario Giampaolo D'Andrea. Infatti grazie ad essa i tassi sono calati il che, ha sottolineato Giovannini, ha permesso di risparmiare 19 miliardi di minori interessi, cioè due terzi della manovra.