La terza commissione (Bilancio), presieduta da Pietrino Fois (Riformatori sardi) ha sentito in audizione l’Assessore della Programmazione Giorgio La Spisa sulla manovra finanziaria 2012-2014, con particolare riferimento ai riflessi sulla Regione Sardegna del decreto legge recentemente approvato dal Governo nazionale e promulgato ieri dal Capo dello Stato.
Dopo aver ricordato che la manovra nazionale “si inserisce in un momento molto particolare, non solo per la Sardegna” La Spisa si è soffermato sulle modifiche del documento economico-finanziario, le ultime delle quali sono state definite solo nella giornata di ieri. Il carico assegnato alle Regioni, ha spiegato l’Assessore, “è passato da 5 miliardi per le ordinarie e 1miliardo e 35 milioni per le speciali, cosa che avrebbe comportato per la Sardegna un taglio di ulteriori 160 milioni a partire dal 2012, all’accantonamento di 867 milioni annui (di cui circa 160 dovrebbero arrivare alla Sardegna) che potranno essere sbloccati con l’entrata in vigore delle norme di attuazione della legge 42 (c.d. federalismo fiscale). Non è un risultato da poco perché i tagli consistenti previsti fino a ieri sono azzerati e c’è la possibilità di negoziare con lo Stato una quota di nuove entrate su basi diverse. Per completare il quadro va aggiunto che la stessa manovra prevede per le Regioni che sostengono per intero i costi della sanità, come la Sardegna, la possibilità di portare l’addizionale Irpef dallo 0.9 all’1.23 per cento. Alla nostra Regione potrebbero quindi arrivare circa 40 milioni in più.”
Al termine della relazione dell’Assessore, la seduta della commissione è proseguita in sede politica, su proposta del capogruppo del Pdl Mario Diana. Red-com