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“La crisi europea è politica. Ma la Grecia resterà nell’euro”

La situazione è grave, l'Ue "è di fronte alla più grande sfida di tutta la sua
storia", ma ha "soluzioni" ci sono e i partner dimostrano di voler affrontare i problemi e sostenere la moneta unica. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, in apertura del Discorso sullo Stato dell'Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

La crisi "ha superato la stretta sfera finanziaria" ed è ora "di ordine politico", ha detto Barroso assicurando la permanenza della Grecia nell'unione monetaria

Secondo Barroso, "esistono soluzioni a questa crisi. L'Europa ha un avvenire". Barroso ricorda che "alla fine del nostro mandato, nel 2014, sarà passato esattamente un secolo dallo scoppio della Grande guerra, periodo nero a cui è seguita la seconda guerra mondiale. Oggi tali orrori sono inimmaginabili nell'Unione europea", che "ci ha garantito la pace e la libertà". Per questo, "non accetteremo di mettere in pericolo questa grande opera. Uniamoci per riuscire".

Per rendere più credibile l'Europa e affrontare la crisi dell'Euro "non basta un
approccio intergovernativo", ma ne serve uno piu' comunitario - ha detto Barroso -"non sono i federalisti a chiederlo, ma i mercati". "Credere di poter avere una moneta unica e un mercato unico con approcci nazionali alla politica economica e di bilancio è stata un'illusione - ha detto Barroso nel discorso sullo Stato dell'Unione all'Europarlamento - ora non possiamo superarla con un'altra illusione, quella di poter avere una moneta unica e un mercato unico con un approccio intergovernativo". I trattati, ha aggiunto, "offrono molte possibilita' di fare molto di più per l'integrazione economica".

"Nelle prossime settimane presenteremo delle opzioni sugli eurobond": alcune
potranno essere realizzate "sulla base dei Trattati, in altri casi saranno necessarie modifiche". Gli eurobond saranno "vantaggiosi" per tutta la zona euro. "Una volta che l'eurozona si sara' dotata degli strumenti per garantire integrazione e disciplina, l'emissione di debito comune sarà un passaggio naturale e vantaggioso per tutti".

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