Da oggi il decreto della manovra è legge. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dopo la firma di Napolitano, che in una nota sottolinea la necessità del confronto in Parlamento e sul piano sociale, con la responsabilità che l'attuale momento delicato richiede.
Il decreto approderà in Senato il 22 agosto. Le misure approvate, ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sono state apprezzate dall'Europa.
Il presidente del consiglio ha ammesso tensioni con Tremonti ma assicura che finiranno insieme la legislatura.
I tagli del governo per ottenere il pareggio di bilancio entro il 2013, si spalmano su più livelli e toccano enti locali e pubblici, costi della politica e pubblico impiego.
oppresse le province al di sotto dei 300 mila abitanti: scomparirebbero, così, in un sol colpo, una trentina di province e verrebbero accorpati 1.500 piccoli Comuni.
uesti provvedimenti si traducono in una drastica riduzione di poltrone: ne saltano oltre 50 mila tra amministratori locali, consiglieri e assessori, se si pensa che la manovra taglia anche i componenti dei Consigli regionali.
Il decreto, poi, taglia 6 miliardi di trasferimenti agli enti locali, nel 2012, e 3,5 miliardi di trasferimenti nel 2013.
Per le regioni, il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro.
L'austerity colpisce in maniera significativa gli enti pubblici: cala il numero dei rappresentanti del Cnel (il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) da 121 a 70 membri e vengono soppressi gli enti al di sotto dei 70 dipendenti.
Una stretta che riguarda anche i ministeri per 6 miliardi di euro e che arriverà attraverso la riduzione dei fondi Fas. Infine, la proroga del Tfr il che non verrà più liquidato entro sei mesi dal momento del pensionamento, ma entro due anni.
Diventano da subito operative le nuove tassazioni, tagli e soppressioni.
Il super prelievo fiscale per i redditi superiori ai 90.000 euro non durerà due anni, ma tre. La tassazione sulle rendite finanziarie sale al 20. Il contributo di solidarietà sull'Irpef varrà quindi, per tre anni, a partire già dal 2011 e sarà applicato nella stessa forma a tutti: lavoratori dipendenti, pubblici e privati: i datori di lavoro tratteranno, e poi gireranno all'erario, il 5% della retribuzione lorda eccedente i 90 mila euro annui ed il 10% della parte che supera i 150 mila euro. Pagheranno anche autonomi, pensionati e coloro che percepiscono redditi diversi da quello di lavoro. Liquidazione congelata per due anni nel pubblico impiego, tredicesima a rischio se non si raggiungono gli obiettivi stabiliti per gli uffici.
E poi, lo spostamento alla domenica delle festività laiche, accorpamento dei piccoli comuni e delle province, dovrebbero saltarne 29, meno delle 38 annunciate ieri, perchè si è introdotto il criterio dell'estensione territoriale.
Qualcosa cambia anche sulla tassazione di deputati e senatori, non verrebbe toccata la diaria, che è la voce più importante del loro stipendio. Infine, salta l'aumento dell'IRPEF per gli autonomi che guadagnano più di 55 mila euro, e ci sarà un aumento dei tabacchi che dal prossimo anno frutterà 1 miliardo e mezzo.
Sarà più facile trasferire i dipendenti in base alle esigenze della Pubblica Amministrazione. La mobilità all'interno della regione potrebbe partire da subito.
Nuova stangata sui giochi e sulle sigarette, dalla quale dovranno arrivare non meno di 1,5 miliardi di euroa partire dal prossimo anno.
La Robin Tax consisterà in un aumento dell'addizionale sull'imposta sul reddito della società di "quattro punti percentuali" e sarà applicata "per i tre periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010". Per quanto riguarda le società interessate, che sono quelle del settore energetico, la soglia dei ricavi scende da 25 a 10 milioni di euro, ai fini dell'applicazione dell'addizionale" e si stabilisce che il reddito imponibile deve esser superiore a 1 milione di euro.
Divampa la polemica sull'abolizione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, fra le pieghe della manovra. Introdotto nel 2009 ma mai entrato in vigore, ha già scatenato molte polemiche, ma non solo tra gli ambientalisti. "Un innegabile regalo alle ecomafie" ha commentato con amarezza il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, per il quale il sistema di informatizzazione della filiera dei rifiuti è uno strumento "utile e previsto dalla legislazione comunitaria, per evitare gli abusi. Non dimentichiamo - ricorda Grasso - che ogni anno l'80% dei rifiuti speciali finisce nel nulla".
Cresce la protesta dei sindacati. Il PD parla di "scelta improvvida di un Governo impazzito e ormai senza guida" e chiede le dimissioni del Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, costretta a cedere alle pressioni della Lega. Nel Pdl si allarga la fronda anti-Tremonti: 9 parlamentari annunciano emendamenti Pd e Udc confermano il giudizio fortemente critico alla manovra mentre l'Idv conciliante verso il provvedimento.