Il ricorso presentato recentemente dal Consiglio dei Ministri sulla presunta incostituzionalità della legge regionale n°7 del 19 gennaio 2011 (Integrazioni alla legge regionale n°3 del 2009 e superamento del precariato) rende di fatto ancora più incerto il futuro di tanti lavoratori della Sardegna che, spesso da molti anni, prestano la loro opera nell’amministrazione regionale e nel sistema delle autonomie locali.
Prendendo spunto da questa realtà drammatica e complessa, l’on. Efisio Planetta (Psd’Az) ha presentato una interpellanza per sottoporre all’attenzione del governo regionale la situazione del Comune di San Teodoro dove, fin dal novembre 2009, erano state avviate le procedure d’intesa con la Regione, per la stabilizzazione di alcuni lavoratori precari.
“Dopo un lungo ed articolato iter amministrativo-ricorda Planetta-il Comune di San Tedoro ha proceduto alla stabilizzazione di 9 lavoratori, collocando 3 unità nel settore Urbanistica/Edilizia privata e Demanio, 2 nei Lavori Pubblici/Tutela paesaggio, 1 nel Suap, 2 nella Polizia Municipale e 1 nei Tributi. Fra questi vi sono 3 vincitori di concorso per la copertura di posti a tempo indeterminato e 6 vincitori di concorso relativo a contratti a tempo determinato”.
Per certi aspetti, sottolinea inoltre l’on. Planetta, sembrerebbe che “il destino di queste persone sia condizionato dall’esito del ricorso presentato dal governo nazionale sulla legge regionale n°7/2011 ma, in realtà, la situazione è ancora più grave perché, in attesa di questa decisione, il Decreto legge n°98 del 6 luglio scorso poi convertito nella legge n°111 del 15 luglio hanno dichiarato la nullità di tutti i contratti di stabilizzazione o trasformazione ripristinando retroattivamente la situazione precedente”.
Qui si innesta, secondo Planetta, la possibilità di intervento della Regione, posto che “l’eventuale pronuncia di illegittimità costituzionale di una norma comporta non già l’abrogazione, l’inesistenza o la nullità, che possono avvenire a seguito dell’approvazione di una legge di contenuto contrario o per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale che, in casi eccezionali, può disporre per il passato a patto che fornisca una adeguata motivazione”.
In attesa della pronuncia della Corte, quindi, l’on. Planetta, chiede alla Regione se non sia il caso di tenere conto “della specificità dei singoli casi operando una netta distinzione a favore di coloro che hanno vinto un concorso pubblico o comunque superato una selezione”.
La valutazione più approfondita della casistica, secondo l’esponente sardista, “appare coerente non solo con elementari principi di giustizia ed equità, ma anche necessaria per evitare un grave danno, nello specifico caso al Comune di San Teodoro che si troverebbe privo di indispensabili risorse umane in tutti i settori strategici dell’amministrazione e, conseguentemente, nella concreta impossibilità di svolgere sia le funzioni istituzionali che quelle delegate”.