Press "Enter" to skip to content

Patto di stabilità, Entrate, Tirrenia – Presidente Cappellacci: “La Regione si prepara a tutelare i diritti dei Sardi in sede giurisdizionale”.

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso dell’incontro svoltosi questo pomeriggio a Villa Devoto, ha reso noto: “E' stato oggiAggiungi un appuntamento per oggi notificato a Roma il ricorso innanzi la Corte costituzionale per conflitto di attribuzione in materia di patto di stabilità nei confronti dello Stato e, per esso, nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione e avverso la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, n. 50971 del 7.06.2011”.

 

 

“Abbiamo anche inviato lettera di diffida – ha aggiunto il presidente - con la quale si invita il Governo ad adottare, in ossequio al principio di leale collaborazione, i conseguenti e urgenti atti finalizzati alla emanazione del decreto legislativo recepente le norme di attuazione approvate dalla Commissione paritetica”.

 

Il presidente della Regione ha inoltre comunicato che è in corso l’invio di un’ulteriore lettera di diffida al dirigente Capo della Ragioneria generale dello Stato per la puntuale quantificazione, nelle more della approvazione delle norme di attuazione, delle entrate spettanti alla Regione in virtù del novellato articolo 8 dello Statuto. “Le diffide – ha spiegato Cappellacci - sono propedeutiche, in caso di diniego, alla immediata attivazione di un ulteriore ricorso dinanzi la Corte costituzionale per conflitto di attribuzione e violazione del principio di leale collaborazione in materia di entrate spettanti alla Regione ai sensi del novellato articolo 8 dello Statuto. Con riferimento a entrambe le partite “vertenza entrate” e patto di stabilità la Regione procederà, inoltre, alla impugnazione del decreto legge 98/2011(convertito con la legge 111/2011), con il quale è stata ridotta la possibilità di spesa delle Regioni ad autonomia speciale, senza consultazione e concertazione preventiva. Saranno inoltre attivati il ricorso presso il Tribunale Amministrativo e presso il giudice ordinario per il trasferimento delle entrate ancora dovute e per il risarcimento del danno. Inoltre, in attesa della notifica del ricorso dello Stato, la Regione è già al lavoro per difendersi dalla inspiegabile e inaccettabile decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte costituzionale, la legge regionale 12/2011 per asserite illegittimità costituzionali relative alle modalità di accertamento delle compartecipazioni regionali ai tributi erariali di cui al citato articolo 8 dello Statuto speciale.

 

“La Regione si prepara a tutelare i diritti dei Sardi in sede giurisdizionale – ha proseguito Cappellacci - anche per la vicenda Tirrenia: la segnalazione attestante la violazione del Tuef, art. 101, e del Reg. Cee 3577/1992 per la cessione della Tirrenia è stata inviata alle seguenti Autorità : Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, Dg Trasporti e Dg concorrenza. Tale atto - ha spiegato il presidente - è prodromico al ricorso vero e proprio che sarà presentato nei primi giorni di settembre, all’esito della risposta della Commissione. La Regione Sardegna – ha aggiunto Cappellacci - ritiene che la Convenzione Tirrenia e il relativo contratto di servizio (il quale prevede il conferimento di risorse finanziarie ingenti pari a 72,6 milioni di euro annui da parte dello Stato Italiano, ha avuto una durata particolarmente lunga. Infatti, i contratti di servizio pubblico, stipulati dalle imprese del Gruppo Tirrenia in forza della legge 674/ 74, hanno avuto durata ventennale e sarebbero fisiologicamente dovuti scadere il 31.12.2008. Invece, con la Convenzione attuale andranno a scadere  nel 2019. La R.A.S. con la L. 296/2006 è titolare a tutti gli effetti delle funzioni della continuità territoriale, a causa della vendita, per ulteriori 8 anni, di fatto, vedrebbe pregiudicata la possibilità di esercitare esercitare le proprie prerogative”. Red.