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Giochi Sportivi Studenteschi della Provincia di Oristano – Assessore Corrias: “Eccezionale risultato”.

I Giochi Sportivi Studenteschi 2010/11 della Provincia di Oristano, organizzati dall'Ufficio Educazione Fisica e Sportiva del Miut, con il contributo economico dall'assessorato provinciale allo Sport e Politiche Giovanili e la collaborazione del Coni di Oristano, anche quest’anno hanno riscosso un gran successo, sia sotto l’aspetto partecipativo, sia per la parte tecnica ed educativa.

 

 

Nella preparazione alle discipline sportive  prescelte, sono stati coinvolti tutti gli alunni, compresi quelli in situazione di disabilità e l’attività  è stata svolta in maniera capillare, sia nel corso  delle lezioni di Educazione Fisica curriculari, sia nelle ore di avviamento alla pratica sportiva extrascolastica. In questo modo, sono state espresse le migliori rappresentative d’istituto che, nella seconda fase, quella provinciale, sono stati impegnati nei tornei zonali di calcio, calcio a cinque, pallamano, pallavolo, pallacanestro, palla tamburello e nelle fasi provinciali di corsa campestre, atletica su pista, orienteering, ginnastica artistica, arrampicata sportiva.

 

Si è detto particolarmente soddisfatto l'assessore provinciale allo Sport e Politiche Giovanili, Serafino Corrias, il quale ha affermato: “Le attività dei Giochi Sportivi Studenteschi  hanno coinvolto tutta la popolazione scolastica provinciale delle Scuole di I e di II grado, per un totale  di circa 12.000 studenti. Per questo eccezionale risultato, mi sento di ringraziare tutti i dirigenti scolastici, gli insegnanti ed in modo particolare il Prof. Gabriele Schintu, Coordinatore Provinciale Ufficio Educazione Fisica e Sportiva. Dal mese di gennaio a tutto il mese di maggio, le Scuole Medie e Superiori della provincia, sono state impegnate nelle attività sportive, pertanto, si può certamente affermare che nell’arco di questi 5 mesi, quasi quotidianamente l’intera provincia di Oristano è stata teatro di incontri sportivi  tra scuole, nei diversi paesi e nella città  capoluogo, favorendo la socializzazione tra gli studenti e consentendo loro di approfondire la conoscenza delle diverse realtà territoriali. L’attività dei Giochi Sportivi Studenteschi è, senza dubbio, l’evento sportivo più importante della nostra provincia per numero di partecipanti, di soggetti istituzionali coinvolti, per finalità sociali e  obiettivi educativi”.

 

Tutte le squadre che hanno vinto la fase provinciale nelle rispettive discipline sportive, hanno proseguito l’attività rappresentando brillantemente  la Provincia di Oristano nelle semifinali e finali regionali, programmate dalla Commissione organizzatrice regionale dei Gss 2011. Diverse scuole vincitrici della fase regionale hanno  poi rappresentato la  Sardegna alle finali nazionali.  “Il contributo economico provinciale – ha spiegato il prof. Gabriele Schintu, Coordinatore Provinciale Ufficio Educazione Fisica e Sportiva - ha consentito di far fronte a numerosi  problemi di tipo organizzativo quali trasporto squadre sui campi di gara, preparazione e pulizia impianti sportivi, servizi medici, cronometristi, giudici di gara ecc. Grazie alle risorse messe in campo, tutte le attività  sono state implementate  ottenendo così importanti  ricadute  sullo stile di vita e sul “benessere” dei giovani impegnati, spesso  sollecitati da modelli “sociali” fuorvianti e poco educativi”.

“Questo Ufficio – ha aggiunto Schintu - ha evidenziato e sottolineato  ai Dirigenti Scolastici, ai docenti e agli alunni attraverso le circolari Ufficiali o in maniera verbale nel corso delle manifestazioni, l’importante ruolo assunto dall'Assessorato allo Sport e Politiche Giovanili della Provincia nel condividere lo spirito e le finalità educative della pratica sportiva scolastica. Con questa sinergia collaborativa,  i Giochi Sportivi Studenteschi sono cresciuti anno dopo anno diventando esempio  anche per le altre realtà provinciali della Sardegna e della Penisola, dimostrando l’importanza che esercitano le attività motorie e sportive nella formazione umana, nella crescita civile e sociale, come forma di salute ed opportunità culturale”. Red.