Press "Enter" to skip to content

Obama sfida i Repubblicani sui conti pubblici con un discorso alla nazione.

Euro in rialzo vicino a quota 1,45 contro il dollaro. Oro alle stelle: 1.614,43 dollari l'oncia, oltre il record di ieri. E un certo nervosismo che accompagna l'apertura delle maggiori piazze finanziarie europee.

Queste le prime reazioni dei mercati all'inusuale botta e risposta fra il presidente Obama e lo speaker della Camera Bohner sull'innalzamento del debito pubblico americano: l'accordo fra democratici e repubblicani non arriva, la scadenza del 2 agosto è vicina.

Obama ieri sera in America quindi è entrato nelle case dei suoi concittadini in un discorso in diretta televisiva. Il presidente non nasconde la sua preoccupazione. Anzi. E avverte che senza un compromesso su deficit si «rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington». Un default sarebbe «un risultato avventato e irresponsabile del dibattito». E ricorda come in passato l'aumento del debito sia stato «di routine», al punto che un presidente repubblicano come Ronald Reagan lo ha firmato 18 volte e George W. Bush sette. Poi punta il dito contro l'opposizione : «L'unica ragione per cui questo approccio bilanciato non è sulla strada giusta per diventare legge ora è perché un significativo numero di repubblicani al Congresso stanno insistendo su un approccio che include solo tagli alle spese. Un approccio che non chiede affatto agli americani più abbienti o alle corporazioni maggiori di contribuire». L'approccio bilanciato di cui parla da settimane il presidente statunitense comprende, oltre a tagli delle spese, anche una serie di incrementi delle tasse.

I repubblicani hanno proposto un programma in due fasi per innalzare subito il tetto del debito di un trilione di dollari e permettere poi un incremento maggiore il prossimo anno. Quest'ultimo dipenderebbe però dalla decisione del Congresso di approvare o meno i tagli a programmi come Medicare e ai sussidi per l'agricoltura. Obama però si oppone a un piano articolato in due fasi. Ma intanto senza di loro non si va da nessuna parte. Ed è lo speaker della Camera John Boehner, in un discorso andato in onda subito dopo quello del presidente, che risponde ancora un secco no. «Obama ha spesso detto che abbiamo bisogno di un approccio bilanciato, che a Washington significa che noi spendiamo di più e voi pagate di più. La triste verità è che il presidente voleva un assegno in bianco sei mesi fa e vuole un assegno in bianco ora. Questo, semplicemente, non accadrà»

 

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »