La terza commissione (Programmazione), presieduta dall’On. Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha sentito in audizione l’Assessore regionale del Lavoro Franco Manca sull’andamento delle spese programmate a valere sul fondo regionale per l’occupazione previsto dall’art. 6 della legge regionale 3/2008.
Nella sua esposizione, l’Assessore Manca si è soffermato a lungo sulla riforma dei servizi per il lavoro, che ha definito una delle “missioni strategiche” dell’assessorato. La riforma, contenuta in un disegno di legge della giunta che sarà trasmesso nel più breve tempo possibile alle commissioni competenti ed al consiglio, ha lo scopo di realizzare due obiettivi: riorganizzare il servizio su scala regionale e stabilizzare i 374 operatori che lavorano negli uffici territoriali.
“Il problema della stabilizzazione, ha detto l’Assessore Manca, è particolarmente complesso. Questo è comunque il primo disegno di legge che cerca di dare una disciplina alla materia, ma si tratta di un percorso molto difficile perché in occasioni analoghe, e nello specifico con la sentenza 235 del 2010, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcune parti della normativa regionale nelle quali si indicavano percorsi possibili di stabilizzazione per tanti lavoratori precari.”
Quanto alla soluzione tecnica che il disegno di legge propone, Manca ha affermato di ritenere che sia “l’unico percorso possibile per superare le censure giuridiche. Su questa ipotesi di lavoro, comunque, le commissioni ed il consiglio in ultima istanza avranno modo di intervenire con le modifiche migliorative che auspicabilmente emergeranno dal dibattito”.
Lo schema tracciato ne disegno di legge prevede, in sostanza, il trasferimento dei lavoratori all’Agenzia regionale del Lavoro ed una “governante” del settore mista in cui le Province mantengono le funzioni di programmazione e indirizzo sui territori, sulle base delle linee guida elaborate da un organismo presieduto dall’Assessore regionale del Lavoro e composto dagli assessori provinciali e dai responsabili dell’Agenzia regionale.
L’Assessore Manca ha poi illustrato alla commissioni i risultati di uno studio, condotto da un soggetto indipendente, sull’esperienza dei centri servizi per il lavoro della Sardegna e sulla loro “percezione” da parte degli utenti.
Dall’indagine è emerso fra l’altro che oltre l’83% del lavoro degli uffici è assorbito dal rilascio di certificati e dalle informazioni generali richieste agli sportelli. Soltanto lo 0.32 % del tempo degli operatori è dedicato all’autoimpiego e solo il 2.76% ai problemi dell’incontro fra domanda e offerta di lavoro. Per quanto riguarda la “percezione” di queste strutture da parte degli utenti, la valutazione generale è “insufficiente” mentre il livello sei servizi viene considerato “moderatamente positivo”.
L’Assessore ha infine annunciato che l’esecutivo ha reperito le risorse necessarie per garantire la permanenza nel posto di lavoro ai 374 operatori dei centri per il lavoro fino al 31 dicembre di quest’anno, periodo entro il quale dovrà essere completato l’iter della riforma.
Al termine della relazione di Manca, sono intervenuti numerosi componenti della commissione: l’On. Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas), gli on. Franco Sabatini e Gavino Manca del Pd, l’On. Carlo Sanjust del Pdl e, ancora per il Pd, gli on. Francesca Barracciu e Chicco Porcu. Quest’ultimo ha chiesto al Presidente Maninchedda di convocare a breve scadenza l’Assessore della Programmazione Giorgio La Spisa per una audizione sull’impatto della manovra finanziaria nazionale sulla Regione ed un aggiornamento sulla “vertenza entrate”.
Il Presidente Maninchedda ha accolto la richiesta. Red