Nell’ambito dell’ampia indagine condotta a tutto campo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e diretta dal Sostituto Procuratore Giangiacomo Pilia, volta a far luce sulle responsabilità del dissesto finanziario che ha portato al crac del gruppo editoriale E-Polis, il Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari ha portato a termine una prima tranche delle investigazioni economico-finanziarie avviate per cercare di riscontrare la pista dell’evasione fiscale quale sintomo prodromico del dissesto aziendale.
Gli accertamenti di natura tributaria, finora esperiti dalla Guardia di Finanza, hanno fatto ulteriore luce sulla gestione societaria. Sono stati passati al setaccio i bilanci della E-Polis e della sua concessionaria della pubblicità Publiepolis, per gli anni dal 2006 al 2010.
A seguito delle sistematiche verifiche fiscali condotte dalla Polizia Tributaria è emersa un’evasione fiscale per 9 milioni di euro. Infatti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica 7 responsabili, tra i vertici aziendali e gli amministratori delle società in questione, per ripetute violazioni penali alla normativa fiscale.
La corposità dei rilievi formulati nel corso della prima tranche delle indagini ha così permesso al Sostituto Procuratore Pilia di chiedere e ottenere dal G.I.P. Simone Nespoli, i provvedimenti di sequestro preventivo per equivalente dei beni degli indagati.
Le Fiamme Gialle di Cagliari, in collaborazione con i Reparti di Roma, Napoli, Milano, Lecco, Como, Aosta, Genova e Caserta, hanno “congelato” i conti correnti, le disponibilità di titoli, quote e prodotti finanziari, nonché messo i suggelli ad autoveicoli, terreni, ville e appartamenti, per un valore complessivo di 9 milioni di euro.
Nel corso dell’operazione, denominata “Press”, sono stati notificati gli avvisi di garanzia agli indagati, che, secondo l’accusa, dovranno rispondere del reato di omesso versamento di ritenute certificate ai fini fiscali.