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Presidio disabili contro i tagli: fischiati la Moratti e Formigoni

Una selva di fischi ha accolto giovedì mattina il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che a sorpresa ha deciso di intervenire ad un presidio organizzato dalle associazioni a sostegno dei disabili sotto il Pirellone per denunciare i tagli nei servizi sociali operati dal Governo.

La manifestazione ha raccolto in piazza Duca d'Aosta circa cinquecento persone diversamente abili che, simbolicamente, hanno issato uno striscione «Ugualmente incazzabili». Poco prima dell'arrivo del sindaco era stato invece letteralmente acclamato il candidato del centrosinistra, GiulianoPisapia.

Non appena Roberto Formigoni ha annunciato l'imminente arrivo sul palco del sindaco uscente e candidato sindaco del centrodestra, sono partiti i fischi anche per lui. La Moratti ha cominciato il suo discorso spiegando: «Sono qui perché da cinque anni conosco i vostri problemi, ho cercato di dare le risposte con le risorse che abbiamo: 31 milioni di euro nel 2010 e nel 2011 5milioni di euro in più». Ma le dichiarazioni non hanno smorzato i fischi, nonostante la Moratti abbia sottolineato: «Condivido la vostra posizione, mi farò parte attiva col ministro Sacconi per eliminare questi tagli».

Poco prima dell'arrivo della Moratti ci sono stati, invece, numerosi applausi per l'intervento del candidato sindaco del centrosinistra, Giuliano Pisapia. I due, comunque, non si sono incrociati, perché Pisapia è andato via qualche minuto prima dell'arrivo della Moratti. A margine del suo intervento, la Moratti ha spiegato: «Sono stata invitata dal Presidente Formigoni, che mi ha detto che c'era questa riunione», smentendo così di aver voluto «inseguire» Giuliano Pisapia sulla piazza. «Ho ritenuto opportuno esserci - ha concluso Moratti - non mi preoccupo degli altri, io ho parlato delle cose che ho fatto e dei programmi che ho, non di altro».

 Per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, i fischi di oggi a Letizia Moratti «sono l'ennesima prova dell'intolleranza che è costume della sinistra, contestazioni pregiudiziali fatte per demolire l'avversario. Ora capisco perché oggi alla festa della Polizia ho ricevuto solo applausi... I contestatori sono andati a Milano. Sono sempre quelli, è grave questa abitudine inveterata a organizzare contestazioni alle istituzioni. I fischi vanno benissimo, ma non quando sono preordinati, un sistematico tentativo di aggredire l'avversario politico. È una cultura di sinistra». In ogni caso, secondo La Russa «questi fischi saranno un boomerang, Moratti ne faccia tesoro». D'altra parte, sottolinea, «la partita è in salita ma non è affatto persa, anzi: a volte le vittorie più belle sono proprio gli arrivi in salita. Pisapia dovrebbe solo non sottrarsi al confronto e rispondere alle domande: vuole le moschee e dove? Vuole depotenziare le pattuglie coi militari? Aprire le stanze del buco? Trova compatibili con la legalità le occupazioni dei centri sociali? Deve rispondere. Io mantengo la mia previsione: a Milano al ballottaggio vinceremo con due punti di vantaggio».