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Consiglio Sardegna: discussione su disposizioni nei vari settori d’intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)

La presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha aperto la seduta con la discussione dellart. 15 e delle relative richieste di emendamento (gli articoli dall1 al 14 erano stati soppressi durante lesame del Collegato in Terza Commissione).

I lavori sono stati sospesi per 30 minuti per la mancanza del numero legale. La verifica era stata richiesta di Giampaolo Diana (Pd).

Alla ripresa il vicepresidente dellAssemblea, on. Giuseppe Luigi Cucca, ha dato la parola al capogruppo Idv. Adriano Salis, ai sensi dellart. 23 bis del Regolamento consiliare, ha chiesto al presidente della Giunta Ugo Cappellacci se intenda, chiusi i lavori sul Collegato, riferire in Aula sulle ragioni che hanno portato il commissario straordinario del Comune di Olbia Mariano Mariani a dimettersi.

Francesca Barracciu (Pd) ha lanciato un appello alle forze di centrodestra - che non hanno obblighi di sudditanza - ad essere responsabili per porre le basi di un cambiamento del quadro politico. Lesponente del Partito Democratico ha citato il presidente della Commissione Bilancio Paolo Maninchedda (Ps dAz) che, in sede di discussione generale, aveva espresso il suo disagio su un provvedimento imbarazzante. Il Pd, e non da oggi - ha spiegato Barracciu - è disponibile a ragionare non strumentalmente sulle cose serie e sul merito e a esercitare il potere per affermare e far accrescere l’autonomia. Contestando la prosecuzione delle promesse vuote e ingannevoli” e di una politica “degli annunci e dei continui rimandi”, la consigliera ha chiesto cosa ci si possa aspettare dai rappresentanti nominati dalla Giunta. Ha fatto diretto riferimento allex commissario del Comune di Olbia al quale “sono stati confiscati beni e soldi e sul quale grava l’accusa di truffa”. Infine, Barracciu ha chiesto le dimissioni della Giunta, accusando Cappellacci di aver voluto distrarre l’opinione pubblica parlando del risultato del referendum sul nucleare e non del clamoroso fiasco e fallimento della politica del centrodestra, ben compresa dalle comunità locali.

Gian Valerio Sanna (Pd) ha criticato lassessore al Bilancio Giorgio La Spisa perché, al termine della discussione generale, aveva chiesto che il Consiglio tornasse ad essere “una cosa normale”. Secondo lui si è trattato di un insulto da rimandare al mittente. Se invece era stato rivolto alla maggioranza, Sanna ha definito paranoica una normalità se finalizzata a proseguire nel declino” o a usare le leggi ancora per fare propaganda. L’esponente del Partito Democratico ha detto che non c’è normalità quando, sul nucleare, il presidente della Giunta parla di evento storico dopo aver negato al Consiglio l’impugnazione delle norme specifiche. Sul risultato delle elezioni amministrative ha spiegato che non è stato merito di strategie epocali del centrosinistra, ma della raccolta del malessere sociale che sta galoppando. Il degrado sociale, ha aggiunto, viene stimolato dal parcellizzare in mille rivoli la scarsa capacità finanziaria. Sul Collegato Sanna ha richiamato la pletora di provvedimenti inseriti sul personale pubblico: Nel dramma occupazionale della Sardegna bisogna fare scelte di valore. “È più importante chi ha il lavoro pubblico garantito o è meglio pensare a chi non sa come vivere?”. Infine, sullart. 15 ha criticato la scelta di “inventare un fondo per lo sviluppo urbano” quando la priorità dovrebbe essere quella di mandare in appalto le opere comunali immediatamente cantierabili.

Luciano Uras (Sinistra Ecologia e Libertà - Comunisti - Indipendentistas) ha parlato di “ingegneria finanziaria” utilizzata per costituire fondi di capitale di rischio e di garanzia che investono in partenariati tra pubblico e privato. “Io che, a differenza di altri, sono una piccolissima comparsa della scena politica mi chiedo ma che cosa ci mettiamo in questi fondi? - ha dichiarato, aggiungendo poi : “Dove sono i soldi? Io sento parlare solo di debiti. Uras ha quindi ricordato che per le società controllate dalla Regione si parla di 300-400 milioni di passivi, nello specifico, ha aggiunto: “Abbanoa, mi dicono che è un pozzo senza fondo”. Il capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas ha quindi precisato che ci mangiamo circa il 95% del bilancio della regione per spese obbligatorie e correnti, per pagare un apparato amministrativo che dovrebbe aiutare lo sviluppo della regione, mentre per gli investimenti non ne abbiamo che qualche decina di milioni. Ha quindi attaccato le dinamiche clientelari funzionali solo al mantenimento dell’attuale sistema politico. Quindi, rivolgendosi alla Giunta, ha domandato dove fossero le norme di attuazione sulle entrate, precisando che i soldi spettanti ai sardi sono stati regalati alla Lega Nord. Infine ha duramente criticato latteggiamento del presidente dellEsecutivo che nelle ultime settimane ha fatto accordi, senza risorse finanziarie e usato i locali del Consiglio come se fossero suoi, senza chiedere il permesso a questa Assemblea”. In merito alla vicenda di Quirra, Uras ha rilevato delle responsabilità anche nella poco precisa informazione data dalla stampa locale ( “i cui  quotidiani - ha precisato - paghiamo anche noi con il bilancio regionale) sulloperato del suo gruppo consiliare.

Tarcisio Agus (Pd) ha definito il collegato alla legge finanziaria un “articolato omnibus. Lesponente dell’opposizione ha posto laccento sul tema del precariato, che la finanziaria non affronta in maniera organica”  con il fine di “dare fiducia e stabilità ai giovani, ma anche ai 40enni e 50enni espulsi dal mondo del lavoro”. Ha quindi criticato la scelta di finanziamenti sporadici negli emendamenti per cercare di utilizzare la massa finanziaria per favorire persone a noi più vicine. È un metodo - ha chiarito - che ha necessità di essere abbandonato. Non possiamo pensare di legiferare su settori di natura privatistica”. Pertanto, ha invitato chi valuta gli emendamenti a trovare la forza di stracciarli, in un situazione di grave disagio economico in cui si dovrebbe pensare allo sviluppo complessivo dellIsola”.

Francesco Sabatini (Pd) ha precisato di condividere molti dei provvedimenti contenuti nel collegato ma di non comprendere quale sia la strategia dellassessorato. Avete rinviato al collegato gli interventi strutturali - ha dichiarato - ma questo collegato è totalmente scollegato dalla finanziaria. Ha quindi domandato: Che fine hanno fatto gli interventi per riportare al centro la persona e le imprese?. Secondo Sabatini i provvedimenti finanziari dovrebbero puntare a una crescita del prodotto interno lordo, e più in generale alla risoluzione dei problemi della regione. Obiettivi che, secondo il consigliere del Pd, finanziaria e collegato non sfiorano. Ecco perché - spiega – contestiamo questo provvedimento.

Per Giampaolo Diana, vice capogruppo del Pd, la modifica del titolo del documento Collegato alla Manovra finanziaria, diventato Disposizioni nei vari settori di intervento”  dimostra il reale connotato del documento. Non si tratta - ha ribadito Diana - di un  documento di sostegno al settore economico dellIsola non rimette in moto le dinamiche economiche”.  Per il consigliere dei Democratici non c’è settore produttivo in Sardegna che non sia in agonia. Il mercato del lavoro ha raggiunto livelli drammatici, il tasso di occupazione è ai minimi storici e aumenta il tasso di sfiducia delle imprese, una delle poche regioni dItalia in cui questo avviene. Diana ha poi richiamato le dichiarazioni rilasciate dallassessore  La Spisa sul ruolo del Consiglio regionale che a suo parere deve essere quello di dare risposte specifiche, effettuando scelte specifiche nei vari settori per rilanciare uneconomia in ginocchio: Non è possibile  - ha concluso Diana - continuare a discutere di cose astratte o di strumenti che non hanno l’efficacia per contrastare il disagio economico della regione.

Dopo aver verificato per due volte lassenza del numero legale la presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha convocato la conferenza dei capigruppo. Alla ripresa i lavori sono stati rinviati  alle 16. Red

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