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L’alfabeto dell’arte, L’isola che non c’è più.

Giovedì 5 maggio, alle ore 17.30, alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari si terrà il penultimo appuntamento dell’Alfabeto dell’Arte. L’iniziativa, curata da Anna Maria Montaldo e tenuta da giovani e competenti storici dell’arte, è dedicata quest’anno alla storia dell’architettura e della fotografia fra Ottocento e Novecento.

Le conferenze, caratterizzate dal taglio divulgativo e dal rigore scientifico, sono finalizzate ad una prima acquisizione degli strumenti basilari per individuare, attraverso i grandi movimenti e i grandi protagonisti, le linee fondamentali che hanno caratterizzato l’architettura e la fotografia in Europa e in America fra il XIX e il XX secolo. Un percorso coinvolgente che aiuterà a comprendere l’evoluzione del nostro rapporto con lo spazio anche nel quotidiano vivere e nell’abitare.

Ricordi sbiaditi nel bianco e nero di una fotografia ormai antica. Immagini di un’isola che oggi sopravvivono solo nella memoria dei più anziani e nelle cronache dei viaggiatori che tra l’Ottocento e i primi del Novecento hanno visitato la Sardegna per riscoprire l’Isola “dimenticata”. Documenti importanti di quella che è stata la trasformazione del paesaggio e dello spazio urbano a cavallo dei due secoli. Tutto questo e molto più nella conferenza di giovedì che, con il supporto di un ricco repertorio di immagini, ripercorrerà le esperienze di importanti fotografi: dai pionieri della fotografia in Francia Joseph Nicéphore Niépce, Louis-Jacques-Mandé Daguerre, ai sardi Giuseppe Luigi Cocco, Evaristo Mauri, solo per citare alcuni nomi

La conferenza, tenuta da Giulia Aromando, sarà l’occasione per presentare la sua ricerca inedita, portata avanti con il sostegno della Regione Sardegna (Programma operativo FSE Sardegna 2007-2013, L.R. 7/2007, Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna). Com