Press "Enter" to skip to content

Laboratorio di Emodinamica: in un mese eseguite 22 coronarografie e 5 angioplastiche

Ad un mese dall’avvio delle attività il Laboratorio di Emodinamica si trova, seppur con personale ridotto, a lavorare a regime; si sono già ridotti al minimo i viaggi della speranza verso altre Aziende sanitarie. Nell’arco del mese solo un paziente, arrivato lo scorso fine settimana, è stato trasferito: tutti gli altri sono stati trattati all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, tra questi anche un turista.

In trenta giorni di attività all’interno delle nuove sale operatorie lo staff del reparto di Cardiologia ha eseguito 22 coronarografie e 5 procedure di angioplastica con impianti  stent. La coronarografia è la metodica radiologica che, mediante l’iniezione del mezzo di contrasto, consente di visualizzare le arterie coronariche, consentendo di studiarne la morfologia e quindi eventuali alterazioni.

La durata dell'esame diagnostico, là dove non si incontrano complicanze, è di circa 10/15 minuti, e coinvolge un medico, tre infermieri e un tecnico radiologo. Qualora con la coronarografia, venisse invece evidenziato un restringimenti della coronaria si procede con l’angioplastica, che consiste nell'inserimento di un catetere con all’estremità un palloncino sgonfiato, che, posto in corrispondenza della lesione, viene gonfiato in modo da consentire il ripristino del normale diametro del vaso, consentendo quindi la regolarizzazione del flusso sanguigno. Il risultato viene infine assicurato con l’inserimento di uno Stent, una piccola struttura di metallo che si adatta alla parete interna del vaso conformandosi ai contorni secondo le necessità.

“Sono veramente soddisfatta – dice Rosanna Pes, direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia – e ringrazio tutti i miei collaboratori per l’entusiasmo che giorno dopo giorno stanno dimostrando in questo ambizioso progetto. Il team, composto da 3 medici e sei infermieri, si divide tra l’Unità di terapia intensiva coronarica e l’Emodinamica, nonostante le varie difficoltà che questo comporta, stiamo riuscendo a garantire l’attività dell’Emodinamica 5 giorni la settimana, coprendo, là dove possibile, anche le urgenze. Mi auguro al più presto di acquisire il personale necessario che ci consenta di attivare la rete cardiologica per il trattamento tempestivo dell’infarto miocardico acuto”.

Con la nuova emodinamica, progetto fortemente voluto dal direttore generale Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo Mario Altana e dal direttore sanitario Maria Serena Fenu, la Asl di Olbia punta a garantire interventi tempestivi e appropriati, andando ad aumentare la sicurezza dei pazienti e della popolazione, riducendo, sino ad azzerare, il pendolarismo cardiologico e anche le liste d’attesa.

Nel 2009 la Asl di Olbia ha pagato circa 1milione e 800 mila euro all’anno per la mobilità passiva, cioè galluresi che per interventi di emodinamica si dovevano rivolgere ad altri territori; per il 2010 la spesa della Asl di Olbia, tra mobilità passiva e attiva, si aggira intorno ai due milioni e mezzo di euro.

“L’assessore Liori, tenuto costantemente aggiornato sulla nostra attività, si è impegnato a garantire, prima dell’estate, la massima funzionalità del reparto, andando quindi a dare una risposta adeguata e concreta alle esigenze del territorio, anche in vista dei flussi turistici estivi ”, ha detto il direttore generale Giovanni Antonio Fadda. Red-com