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Confindustria Sardegna – Prosegue l’emorragia di posti di lavoro nell’industria sarda: nel 2010 il numero degli occupati è calato di 5.232 addetti.

L’Istat ha rilasciato oggi i dati su “Occupati e Disoccupati” aggiornati al IV trimestre 2010 (livello regioni) e I trimestre 2011 (livello Italia) che confermano il calo degli addetti dell’industria sarda anche per l’anno scorso.

Nel IV trimestre 2010 si registra infatti una diminuzione di 5.232 addetti su base annuale, di cui 1.619 nell’industria in senso stretto e 3.613 nell’edilizia. Rispetto al III trimestre 2010 si riscontra un peggioramento netto dell’industria in senso stretto (-7.115) e una leggera ripresa stagionale dell’edilizia (+4.659).

Avevamo detto che il 2010 sarebbe stato un anno di grande difficoltà per l’industria sarda – ha commentato il Presidente della Confindustria Sardegna,Massimo Putzu – e i dati dell’ISTAT non fanno che confermare le nostre previsioni”.

Per il primo semestre del 2011 non ci aspettiamo sostanziali miglioramenti. Come ho detto in altre occasioni – ha proseguito il leader degli industriali sardi – le imprese hanno iniziato l’anno esauste, senza più risorse, anche quelle minime necessarie per far fronte ad una eventuale ripresa che è comunque ancora debole e difficilmente intercettabile dalle nostre imprese, fatta eccezione forse per quelle pochissime che sono più orientate all’export”.

Ci attendiamo ancora di dover “stringere i denti” nei prossimi mesi. Fondamentale sarà comunque la risposta che potremo avere in particolare dal sistema bancario chiamato a non chiudere o rallentare il “rubinetto del credito” nel momento in cui le imprese si stanno con difficoltà riposizionando sui mercati. Solo così le prospettive di crescita si potranno consolidare. In caso contrario il trend di depauperamento dell’industria sarda non potrà che proseguire nonostante gli sforzi di tutti noi” ha concluso Putzu. Com

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