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Processo Mediatrade aggiornato al 4 aprile.

L'udienza preliminare per il caso Mediatrade è  stata quasi subito aggiornata al prossimo 4 aprile, lunedì, quando la parola passerà al Pm Fabio de Pasquale per il suo intervento. Le prossime udienze fissate in calendario sono, sempre di lunedì e cioè il 2 maggio e il 30 maggio.

"E' andata bene". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha commentato l'esito dell'udienza preliminare di oggi per il processo Mediatrade. Il premier ha confermato anche che sarà in aula nelle prossime udienze. Quanto al caso Ruby e ai possibili danni che potrebbero derivarne, Berlusconi ha risposto: "Questo è un altro processo".

Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, così come avevano annunciato ieri i suoi legali, si è presentato al palazzo di giustizia di Milano per partecipare a un'udienza preliminare del processo Mediatrade, che vede il premier accusato di frode fiscale e appropriazione indebita.

Berlusconi, è arrivato alle 9,50, entrando direttamente in auto nel cortile del palazzo di giustizia, senza rilasciare alcuna dichiarazione e ha poi fatto il suo ingresso nella stanza del Gup al settimo piano del tribunale. Il corridoio dell'ufficio dei Gip nel frattempo è stato blindato ed è vietato l'accesso a giornalisti e telecamere.

Il processo Mediatrade è "il venticinquesimo processo" contro di me, "negli altri sono sempre stato assolto", anche questo processo rientra nel tentativo della sinistra di "cercare di eliminare il maggior ostacolo", sono "accuse infondate e ridicole".

"Io questo Frank Agrama l'ho conosciuto negli anni Ottanta e poi non l'ho più visto. In Mediaset non mi sono mai occupato dei diritti televisivi, è un fatto che dal '94 mi sono allontanato dalle aziende per dedicarmi al Paese", ha spiegato il premier. "Non c'è stato un solo dollaro che sia passato a me da parte di questo Agrama", spiega il presidente del Consiglio. La Procura di Milano "ha dimostrato di avere contro di me una volontà persecutoria che non si ferma neanche di fronte al ridicolo", conclude il Cavaliere. "Non avrei avuto nessun interesse a pagare tangenti se fossi stato socio di Agrama", ribadisce più volte il Capo dell'esecutivo.

Un contestatore del Pdl si è avvicinato poco fa al presidio organizzato dai fan di Berlusconi di fronte palazzo di giustizia. Il contestatore prima ha gradito 'ladri', poi ha mimato il gesto delle manette ai polsi. Uno dei sostenitori del premier gli si è avvicinato spintonandolo e un'altra ha usato una bandiera come mazza per allontanarlo. Altri si sono posti fra i due per dividerli fino a quando non è intervenuta la Digos che ha portato via il contestatore. Dall'altra parte del marciapiede ci sono alcuni militanti dell'Italia dei valori che hanno esposto uno striscione con su scritto: "Bentornato. Dentro ti stanno aspettando".