Un modello in scala originale di biplano Sopwith Fi Camel accenderà i motori sabato 26 marzo nel piazzale del Centro di Salute mentale di San Gavino.
Lo hanno costruito ragazzi del Centro di Salute mentale della Asl di Sanluri con le associazioni di familiari Oltre il Sogno e l'associazione sportiva Andalas de Amistade. Tre mesi e mezzo di intenso lavoro nel capannone messo a disposizione dalla famiglia Pilleri di Villacidro per assemblare, saldare e infine dipingere il monoposto largo 9 metri e con una superficie alare di 30 metri.
Il progetto poi denominato "Primo volo per la luna" nasce un anno fa al rientro dal trekking in Nepal. I ragazzi e gli operatori del Centro di Salute mentale della Asl di Sanluri infatti non sono nuovi a iniziative che vanno oltre la terapia farmacologica. Cinque anni fa hanno iniziato a fare i primi trekking. Inizialmente erano brevi tragitti in Sardegna, poi sempre più difficoltosi in Corsica, Trentino e, infine, l'anno scorso sono andati in Nepal dove hanno raggiunto i 5mila metri di quota. "Al nostro rientro dal Nepal – spiega lo psichiatra del Centro di Salute mentale della Asl Alessandro Coni – alcuni estimatori ci hanno detto che ormai avevamo raggiunto i 5 mila metri d'altezza e non potevamo andare oltre. Così abbiamo pensato a qualcosa che, anche solo simbolicamente, poteva superare quella quota".
Peri i pazienti la costruzione dell'aereo è anche una speranza per andare oltre, di sognare e realizzare cose inizialmente impossibili o fuori dalla loro portata. "La storia del gruppo di pazienti della Asl è un esempio – prosegue Coni – I ragazzi sono usciti dalle quattro mura di casa dove erano reclusi e hanno iniziato ad esplorare il mondo, a fare attività e comunità".
L'intento è anche quello di provare a sfatare i tabù e i pregiudizi della società verso il mondo della salute mentale. "Siamo una comunità terapeutica senza spazi e senza numero civico, persone in rete che si danno una mano – dice Coni – infatti ci siamo ribattezzati "A manu pigada, liberà comunità terapeutica".
Sabato alle 10 l'aereo verrà messo in moto da uno studente delle medie di San Gavino. I ragazzi hanno infatti partecipato a una giornata di sensibilizzazione, sui temi della sofferenza, organizzata dal CSM di San Gavino e si sono cimentati in un tema dal titolo: "I miei vicini di casa del Centro di Salute Mentale".
Per gli operatori, i pazienti, i familiari che hanno lavorato a "Primo volo per la luna" il progetto è: "Molto più di un semplice aereo, per noi rappresenta il sogno e la speranza. E' un simbolo che va al di la di se stesso, ha tanti significati per noi. E' la speranza di andare oltre un futuro che continua a fluire portando novità e cambiamenti, ci da la possibilità di sognare e sperare. E' un regalo che la Libera comunità terapeutica a manu pigada si fa e vuole condividerla con l'intera comunità del Medio Campidano". Red