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Arrestato nuorese per resistenza, violenza e minaccia a P.U., danneggiamento aggravato e porto abusivo d’arma.

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 17.00, a Nuoro, gli agenti delle Volanti della Questura,  hanno tratto in arresto Mario Di Cesare, 49 anni, nuorese, per resistenza, violenza, minaccia a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato e porto abuso d’arma.

L’uomo si trovava nella propria abitazione, in stato di ebbrezza, e stava picchiando la sorella. Questi, poi, all’arrivo degli poliziotti, per nulla intimorito, li ha insultati con frasi oltraggiose ed anche cercato di colpirli col il braccio sinistro  ingessato.

L’esagitato è stato quindi bloccato e durante la perquisizione personale è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere proibito con lama lunga 7,5 cm.

In seguito gli uomini della Polizia di Stato nel tentativo di farlo salire a bordo della Volante, il Di Cesare, usando ancora il braccio ingessato sferrava un colpo ad un agente procurandogli lesioni guaribili in 5 giorni.

Una volta all’interno dell’auto l’uomo, sempre più esagitato, continuava a divincolarsi e, a un certo punto, colpiva il finestrino destro, con la testa, mandandolo in frantumi.

Infine, con un pugno, è riuscito ad aprire la feritoia che separa la parte anteriore dell’abitacolo da quella posteriore, riuscendo ad impossessarsi della torcia elettrica in dotazione che distruggeva sbattendola alle pareti dell’auto.

Una volta arrivati in Questura, è stato visitato da personale del 118 e trasportato all’Ospedale S. Francesco per le cure del caso.

In serata, dimesso dal nosocomio, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Badu e Carros a disposizione dell’A.G.

 

 

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