Press "Enter" to skip to content

Il si e il no al referendum Mirafiori

I dipendenti lunedi prossimo rientreranno al lavoro dopo le ferie e la cassa integrazione ed avranno poi circa 4 giorni per discutere e decidere se accettare il nuovo contratto per Mirafiori.

Nel complesso i sindacati che hanno detto si' all'accordo hanno a Mirafiori oltre il 70% dei consensi (nei voti di circa un anno fa per le Rsu hanno avuto il 25,5% la Fim, il 13,1% la Uilm, il 19,1% la Fismic e il 13,1% l'Ugl), mentre i contrari hanno il 29,2% (il 22,2% la Fiom, il 7% i Cobas).

Il referendum e' stato definito "illegittimo" dalla Fiom poiche' l'accordo mette in discussione "diritti indisponibili alla negoziazione tra le parti", a partire dalla scelta della propria rappresentanza sindacale con il voto.

Il sindacato comunque non chiedera' di non andare a votare per "evitare ritorsioni" da parte della Fiat.

Investimenti - L'intesa assicura un futuro allo stabilimento torinese, con investimenti per oltre un miliardo di euro e l'arrivo di nuovi modelli, per un totale di produzione a regime per la joint venture Fiat-Chrysler di 280.000 vetture l'anno (con la possibilita' di piena occupazione per gli addetti attuali e nuove assunzioni).

- Più soldi in busta paga - Con l'aumento dei turni settimanali (dai 10 attuali a 17 a regime), e lo scattare di maggiorazioni legate ai turni soprattutto notturni, la busta paga crescera' di circa 3.500 euro lordi l'anno. Le pause si ridurranno di 10 minuti al giorno con una compensazione monetaria di 32,50 euro al mese.

Diretti - Non è in discussione il diritto di sciopero del singolo lavoratore. E' prevista una clausola di responsabilita' per i sindacati firmatari in particolare sulle 120 ore di straordinario annuale per cui, in caso di violazione dell'accordo, si attivavano sanzioni in materia di contributi e di permessi per l'organizzazione che lo ha violato.

Orari e turni - L'intesa peggiora le condizioni di lavoro aumentando i turni settimanali, riducendo le pause e aumentando il monte ore di straordinari obbligatori (da 40 a 120 ore l'anno).

- Mensa - Al momento resta fissata durante il turno, ma quando lo stabilimento andra' a regime potrebbe essere trattato lo spostamento a fine turno.

- Malattia -  l'accordo introduce sanzioni sui periodi di assenze brevi per malattia ripetuti e a ridosso delle feste, con il mancato pagamento del primo giorno di assenza.

Rappresentenza sindacale - L'accordo, secondo, la Fiom riduce le liberta' perche' i lavoratori firmano un contratto individuale di assunzione per la Newco e a quel punto le richieste dell'azienda e i tempi di lavoro non sono piu' contestabili.

- DIRITTI: Se la Fiom non firma l'accordo i lavoratori iscritti all'organizzazione non potranno piu' eleggere i propri rappresentanti in fabbrica.