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La vera satira “pulita” di Maurizio Crozza conquista Cagliari

Si è conclusa ieri presso la fiera di Cagliari l’ultima tappa del tour sardo del comico genovese, decisamente applaudito da un pubblico numeroso anche se non da “tutto esaurito”. Uno show basato su monologhi, imitazioni, sketch, canti e anche su un certo coinvolgimento del pubblico come in occasione della critica satirica su quella schiera di politici e uomini pubblici (Tremonti, Scaiola, Bertolaso, il costruttore Anemone) che “a loro insaputa”, ripetuto in coro dal pubblico come una sorta di mantra religiosa, hanno ricevuto una serie di favori. Ma lo spettacolo non poteva non aprirsi con l’argomento Tav, dice Crozza “ragazzi ci pensate in un’ora e mezza andremo da Torino a Lione, una volta arrivato io dico bene, che c…o ci faccio a Lione?”.

Prosegue poi con una canzone che ritrae la tristezza del premier Berlusconi ormai abbandonato dai suoi amici Lele e Fede per passare poi al ministro Brunetta e al suo sogno di diventare alto 1.80m con i boccoli biondi, guastato dalla amministrazione di sinistra a Venezia che ha “allagato” la sua città.

Si arriva alla imitazione di Bersani con le sue metafore dalle quali Crozza sostiene che lo stesso leader del PD ha attinto per il suo repertorio come “Oh ragazzi non siamo mica qui a smacchiare i giaguari”.

Ma per il PD non finisce qui. Infatti Crozza passa anche al “rottamatore” Stefano Renzi “talmente giovane che la sua auto blu è della chicco” e a Rosi Bindi proposta come premier dato che il suo unico, possibile,  reato sarebbe quello di “chiamare in Questura per liberare il nipote di Don Matteo”.

Giunge poi il momento del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano (imitazione esilerante e la più riuscita), ogni giorno stanato dalla sua tana sotto la scrivania del Presidente da parte dei due corazzieri (Silvano Belfiore e Andrea Zalone che accompagnano Crozza per tutto lo show sia nei commenti musicali, alternandosi alla tastiera, sia negli sketch), che lo convincono dietro ricompensa, rappresentata da un biscottino, ad uscire ed affrontare i problemi della politica italiana.

Nella serie di imitazioni oltre che i politici vengono coinvolti anche il Papa con la sua “R” moscia che introduce Marchionne terrorizzato dagli scherzi della Fiom (come quello che ha rovinato la presentazione in america della Fiat 500 cabrio, mettendo uno stuzzicadenti Fiom nel meccanismo della cappotta lasciando così Marchionne scoperto sotto un diluvio) e si giunge infine a “Kazzenger” la parodia di Voyager il programma di informazione condotto da Roberto Giacobbo, vicedirettore di Rai2 (secondo Crozza il più grande mistero è questa nomina), che la notte non riesce a dormire per tutte le domande senza risposta ma poi si tranquillizza guardando l’ultimo bonifico Rai.

Si conclude così lo spettacolo, durato circa due ore, con una serie di applausi ma anche con il desiderio di tornare presto a casa vista la nottata fredda causata da un maestrale impietoso, oggetto di qualche battuta da parte dello stesso Crozza. Giampaolo Sanna

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