Oltre il 50 % dei Sardi è andato a votare (sebbene bastasse il 33 % per convalidare il referendum), questa vittoria è merito anche dell’impegno dei militanti di Rifondazione Comunista che hanno contribuito alla raccolta delle firme per il referendum contro il nucleare e alla campagna a favore del SI condotta dal comitato SInonucle in tutti i paesi dell'isola.
l risultato sardo è una dichiarazione chiaro contro le scelte energetiche e di sviluppo che il governo Berlusconi, con l'avvallo di questo governo regionale, vuole imporre alla Sardegna. Per noi comunisti questa vittoria è il primo passo verso un risultato che speriamo di poter replicare il 12 Giugno a livello nazionale quando si voterà per dire Sì alle energie rinnovabili, No al nucleare in tutta Italia.
La compagne e i compagni saranno nel prossimo mese mobilitati per informare i sardi sull'importanza che riveste anche per noi un altro no al nucleare, convinti che non si possa essere contro il nuclerare a Cagliari e sostenitori delle politiche di Berlusconi a Roma.