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Napolitano al Regio di Torino: “Straordinario scatto di consapevolezza nazionale”

"Io credo che tutti, da qualsiasi parte del Paese, abbiamo ieri avvertito che è accaduto qualcosa di importante: abbiamo avvertito uno scatto di sentimento
nazionale ed era quello che volevamo suscitare ", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo questa mattina alla manifestazione per i 150 anni dall'unità d'Italia al Teatro Regio di Torino.

"Torino è una città che meglio di altre può raccontare questa Unità, cresciuta com'è sulla ricchezza di culture e di pensiero che negli anni qui ha cercato e trovato accoglienza. Torino senza gli immigrati sarebbe diventata una citta' piccola, di prospettive e ambizioni e non, come ora, una importante città europea che
guarda al futuro". Lo ha detto il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, tra calorosi applausi, accogliendo al Teatro Regio di Torino il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

"Torino la aspettava presidente - ha detto Chiamparino - rivolgendosi al capo dello Stato - e l'accoglie dopo una notte e un giorno di partecipazione all'avvio delle
celebrazioni entusiasmante che dimostra quanto fosse sentito questo momento e quanto profondo sia il desiderio di essere protagonisti di questo spesso momento storico da parte di ogni strato di popolazione. Due belle giornate che rafforzano la
Repubblica Italiana e un bel segno per l'Italia unita".

"Quella di oggi - ha sottolineato Chiamparino - è una fase diversa da quella passata, ma sono immutati i valori su cui poggiano le fondamenta del nostro  agire: il senso dello Stato, il rispetto dei diritti e delle regole, l'attenzione all'altro, l'obbligo morale del proprio dovere, l'interesse dei molti prima dell'interesse dei pochi".

"Gli stessi valori - ha aggiunto - che spinsero a fine Ottocento i nostri santi sociali a scendere in strada e lavorare con gli ultimi, i valori che sono stati le eredità principali di intellettuali come Norberto Bobbio e Piero Gobetti, valori che sostennero i giorni dei nostri partigiani e la guerra di Liberazione".

"Valori importanti - ha detto ancora Chiamparino - oggi che la sfida torna a riguardare anche la capacità di creare i torinesi del futuro, guardando alle tante persone che vengono qui da molte parti del mondo, come è successo anni fa, per
cercare quel 'vivere lavorando' che diventa dignita' e sicurezza per tutti".

Chiamparino, più volte applaudito durante il discorso, anche quando ha citato "Torino che senza immigrati sarebbe diventata una città piccola", ha chiuso dicendosi certo che la due giorni torinese di Napolitano contribuirà "a rafforzare in
tutti noi l'orgoglio di essere torinesi e italiani". Sulle ultime parole la platea del Teatro Regio ha tributato al sindaco un lungo applauso.

 

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