Cagliari, 11 Lug 2025 - Azioni tempestive per la tutela del territorio con il massimo coinvolgimento di tutte le componenti operative, dieci elicotteri (più altri due in arrivo), un quinto della flotta di Canadair italiana di stanza in Sardegna, più due elicotteri delle Forze armate.
Sono queste, in sintesi, gli uomini e i mezzi di cui si è dotata la Regione per contrastare gli incendi boschivi: quelli che in molti, non a torto, descrivono come una ferita antica e profonda che ogni anno, d’estate, mette a dura prova la Sardegna intera.
Per proteggere le foreste, le coltivazioni, gli allevamenti la Regione ha schierato migliaia gli operatori impegnati a rotazione nelle numerose attività: il personale del Corpo Forestale, di Forestas, della Protezione Civile, che collaborano con i Vigili del Fuoco, i volontari e i barracelli dei comuni. Un sistema di prevenzione e intervento per combattere quella che ogni anno viene definita come una “guerra”.
“In uno scenario climatico profondamente mutato – ha detto l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi – sappiamo quanto la tempestività sia determinante. Ecco perché abbiamo potenziato l’intera macchina operativa: più operatori, più mezzi a terra, e il supporto di nuove tecnologie come ausilio all’attività umana. La flotta aerea regionale, al centro dell’attenzione nei giorni scorsi, è pienamente operativa: 10 elicotteri già contrattualizzati e ulteriori 2 in fase di gara, oltre alla disponibilità dei mezzi nazionali. Tra questi, 3 Canadair con base a Olbia (parte di una rete nazionale complessiva di 15 unità), e 2 elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare dislocati nel sud dell’Isola.
Si tratta di un dispositivo identico a quello degli scorsi anni, pienamente integrato con la rete della Protezione Civile nazionale. In situazioni di particolare emergenza è inoltre possibile disporre di ulteriori mezzi aerei, come avvenuto lo scorso anno, quando, tra il 28 e il 31 luglio, si aggiunsero 4 Canadair provenienti dalla Penisola, a supporto dei 3 di base a Olbia”.
Se fino a pochi anni fa la campagna antincendi boschivi (AIB) prendeva avvio il 15 giugno, quest’anno la Regione ha attivato il sistema con netto anticipo, approvando già a gennaio il Piano aggiornato 2023–2025 e dando ufficialmente avvio alla campagna il 1° maggio scorso. Un anticipo di mesi rispetto agli anni passati, che ha consentito di disporre fin da subito degli strumenti operativi e logistici necessari per affrontare una stagione ad alto rischio.
“È una battaglia sempre molto difficile, che richiede responsabilità collettiva e l’imprescindibile contributo di tutti: sindaci, enti locali, volontari e operatori che ogni giorno, con coraggio, proteggono il nostro territorio. A loro va il mio sincero ringraziamento e quello dell’intera amministrazione regionale,” conclude la Laconi, commentando il significativo incremento del numero di incendi boschivi registrati nelle ultime settimane. Com
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