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Risorse ai territori, Spanedda: “diamo stabilità e funzioni agli enti di area vasta. Le autonomie locali tornano protagoniste”.

Cagliari, 5 Lug 2025 - “Con l’approvazione della delibera di Giunta che stabilisce i criteri per il riparto delle risorse a favore degli enti di area vasta, la Regione conferma la centralità delle autonomie locali nel governo del territorio. È un atto politico e amministrativo che consolida il nuovo assetto istituzionale e va nella strada di restituire operatività, responsabilità e dignità agli enti intermedi, strumenti fondamentali per garantire servizi, infrastrutture e coesione nei territori della Sardegna”. 

Lo afferma l’assessore degli Enti locali Francesco Spanedda, commentando la decisione di destinare 30.835.000 euro all’anno, per ciascuna annualità del triennio 2025-2027, alle Province e Città metropolitane istituite con la legge regionale n. 7 del 2021. 

“Fin dall’inizio di questa legislatura - prosegue Spanedda - abbiamo lavorato per accompagnare il riordino delle Province attraverso un confronto costante con i loro rappresentanti, per far sì che le nuove Province e le Città metropolitane non siano più enti bloccati in una fase transitoria, ma diventino il prima possibile istituzioni pienamente operative, dotate di mezzi per svolgere le funzioni fondamentali in materia di istruzione, viabilità, ambiente e pianificazione”.

I criteri di ripartizione – concordati in sede di Conferenza permanente Regione-Enti locali – prevedono che le risorse siano suddivise per il 30% in parti uguali tra gli enti, il 30% in base alla popolazione residente e il restante 40% in rapporto all’estensione territoriale. 

La delibera prevede, inoltre, una quota dedicata agli enti provinciali preesistenti che hanno operato nei primi mesi del 2025 per garantire la transizione amministrativa, secondo criteri che valorizzano la continuità istituzionale e la responsabilità nella gestione delle funzioni ereditate. 

“Dare gambe al nuovo sistema di autonomie locali - conclude l’assessore - significa rafforzare la capacità della Regione di progettare e governare lo sviluppo in modo policentrico e vicino alle comunità. È una sfida che riguarda tutti i grandi temi dell’agenda regionale: sanità, scuola, infrastrutture, ambiente, rigenerazione urbana. Continueremo su questa strada nell’interesse del territorio e di chi lo vive”. Com

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