Bruxelles, 8 Ott 2022 - "Ovviamente quando c'è un cambio di governo e di politica così importante c'è molta curiosità ma non c'è preoccupazione". Lo ha affermato, nel corso di un punto stampa al termine del Vertice Ue informale di Praga, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, quando gli è stato chiesto se ha registrato preoccupazione tra i leader politici europei per il prossimo Esecutivo italiano. “C'è grande rispetto delle scelte degli italiani e interesse - ha spiegato - nel sapere come si evolverà la linea politica del nuovo Governo, cosa che uno ovviamente si trova in difficoltà a dire. Però se uno guarda alle decisioni prese in passato, la linea di politica estera dovrebbe essere invariata”, ha detto Draghi rispondendo a una domanda se dai partner europei siano state espresse riserve sul futuro governo.
Per quanto riguarda la crisi energetica: "Sull'energia le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi - tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell'elettricità - ci saranno".
"Non abbiamo parlato tanto in dettaglio delle questioni, anche perché dobbiamo aspettarci il 20 e 21 ottobre, per parola della stessa presidente della Commissione, qualcosa di più chiaro, più concreto e in parte addirittura già proposte di regolamento". Così il presidente del Consiglio rispondendo ai cronisti che chiedevano se si fosse parlato della proposta italiana del 'corridoio dinamico'.
Nel Consiglio Europeo informale di Praga "molti" capi di Stato e di governo si sono "lamentati" della "propaganda russa", molto "aggressiva" e "piena di menzogne". Draghi si è detto "abbastanza soddisfatto" del summit. "Abbiamo avuto essenzialmente due punti importanti - ha affermato - uno sull'Ucraina e l'altro sull'energia. Tutti hanno riaffermato il sostegno all'Ucraina, su tutti i piani, finanziario e militare. E soprattutto si è cominciato a riparlare di ricostruzione".
“Probabilmente - aggiunge, forse con riferimento alla conferenza che dovrebbe tenersi il 25 ottobre a Berlino - ci sarà una grande conferenza in Germania, per cominciare veramente a preparare un piano di ricostruzione. Ma sostanzialmente c'è stata grande unità.”
"Sono d'accordo sulla proposta di Gentiloni e Breton (i due commissari in un intervento pubblicato da diverse testate chiedono l'emissione di debito comune sul modello Sure). Proposte simili c'erano anche 5-6 mesi fa. E' una proposta molto naturale, tanto più dopo la decisione tedesca. È quello che serve per mettere tutti i Paesi, sia quelli che hanno spazio fiscale sia quelli che non ne hanno, su un livello uguale".
Stando ad alcune fonti Ue, il premier Draghi avrebbe anche detto che il ritardo accumulato per dare una risposta radicale al caro energia all'altezza della situazione ha fatto sì che attualmente la Ue si trovi di fronte al rischio di una recessione.
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