Barcellona, 6 Sett 2017 - Non solo le banche, ma anche grandi imprese industriali e dei servizi sarebbero pronte a trasferire la loro sede dalla Catalogna ad altre regioni della Spagna per evitare le conseguenze di una eventuale secessione. Lo scrive il quotidiano El Mundo, secondo cui due importanti imprese come Abertis (multinazionale del settore infrastrutture di trasporto e tlc) e Gas Natural Fenosa (energia e servizi) stanno studiano la possibilità di andare altrove.
Entrambe le società sono partecipate dal gruppo La Caixa, primo istituto bancario di Catalogna, che sta valutando di trasferire la sua sede a Mallorcai. Una decisione già presa da Banco Sabadell, tra le principali banche catalane, che ha annunciato il trasferimento della sede ad Alicante, nella regione autonoma della Valencia.
La battaglia politica tra Madrid e Barcellona diventa così anche una battaglia economica. Il governo spagnolo adotterà oggi un decreto per agevolare l'uscita dalla Catalogna di imprese che temono una dichiarazione di indipendenza. Il decreto permetterà alle imprese di spostare la sede sociale in un'altra regione senza sottoporre la decisione al voto degli azionisti. Il commissario Ue all'Economia, Pierre Moscovici, ha avvertito che "una Catalogna indipendente non sarebbe membro dell'Unione europea, perché l'Unione europea conosce un solo Stato membro: la Spagna". Aggiungendo che lo strappo tra Barcellona e Madrid "è una vicenda dolorosa che va trattata dagli spagnoli. Risolverla non spetta né a Parigi né a Bruxelles né ad altri".
Intanto, l'agenzia Fitch ha annunciato di essere pronta a tagliare il rating catalano, affermando che le tensioni tra Catalogna e governo centrale "potrebbero peggiorare nel breve periodo" e portare a eventi "imprevedibili" come possibili impatti sui "fondi di liquidità" cui la Catalogna fa ricorso per finanziarsi.
La Corte costituzionale di Madrid ha vietato la riunione del 'Parlament', prima ancora che fosse convocata formalmente, per il rischio che voti l'indipendenza. Ma sordo a ogni monito, Carles Puigdemont è intenzionato, lunedì prossimo, a comparire davanti al plenum del suo Parlament per convalidare i risultati del referendum.
Sarà ascoltato dai giudici il capo della polizia catalana, Josep Lluís Trapero. Con lui anche un'altra responsabile degli agenti, Teresa Planas, e due leader di associazioni civiche indipendentiste, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. Verranno interrogati sul ruolo avuto nelle dimostrazioni del 20 e 21 settembre.