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Peste suina africana, illustrati a Bultei strumenti e risorse per emergere dall’illegalità

Bultei (SS), 11 Feb 2017 – “Peste suina africana, conoscerla per combatterla”, è il titolo dell’incontro organizzato questo weekend a Bultei dall’Agenzia regionale Laore Sardegna in collaborazione con i servizi veterinari, l’amministrazione comunale e il patrocinio delle associazioni di categoria agricola. I lavori sono stati aperti dall’agronomo Pasquale Marrosu, coordinatore territoriale produzioni animali di Laore, che ha spiegato come, negli ultimi dieci anni e a causa della PSA, il comparto suinicolo sardo si è dimezzato nei numeri dei capi allevati, circa 170mila, e che buona parte delle carni consumate in Sardegna giunge da fuori regione. Nello specifico, ha detto Marrosu, “circa il 95% delle carni di maiale trasformate in salumi in Sardegna viene da fuori: dalla penisola o dall’estero”.

Il tecnico di Laore ha poi spiegato che le produzioni suinicole sarde sono più “orientate verso il maialetto da latte, circa 220mila macellazioni ogni anno” e anche in questo caso molta produzione arriva da fuori. Sconfiggere quindi la PSA potrebbe rimettere in moto il comparto che già sull’Isola avrebbe potenzialità enormi di mercato. L’esempio citato da Marrosu è quello della Spagna, liberatasi dal virus dopo oltre 30 anni, e che oggi è il maggior esportatore di carni suine di tutta l’Unione europea e il terzo al mondo dopo Usa e Cina.