Cagliari, 27 Gen 2017 – Il prestito previdenziale della Sardegna diventa realtà: sul portale istituzionale della Regione è pubblicato l’Avviso che inaugura l’applicazione sperimentale della misura di politica attiva varata dalla Giunta. Ideato per sostenere la condizione di lavoratori over 50, fuoriusciti dal mercato del lavoro e senza più sostegno di ammortizzatori sociali, il prestito previdenziale consentirà ai beneficiari il versamento dei contributi mancanti – fino a 9 mensilità – per il raggiungimento della pensione anticipata. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 20 febbraio, la procedura è a sportello fino all’esaurimento dei fondi disponibili pari a 6,9 milioni di euro.
“Finalmente arriviamo alla fase di sperimentazione di una misura fortemente innovativa, che ha richiesto un lungo e impegnativo lavoro di elaborazione normativa”, dice l’assessora del Lavoro Virginia Mura. “Siamo partiti prima della misura nazionale, e abbiamo dovuto trovare lo spazio per il prestito previdenziale all’interno del quadro normativo generale. Da oggi, dunque, possiamo offrire ai lavoratori sardi espulsi dal mercato del lavoro e prossimi alla pensione uno strumento che li aiuterà a uscire da una condizione di forte precarietà. Inizialmente daremo risposte a 500 lavoratori ma, esaurita questa prima programmazione della misura, intendiamo riproporla per ulteriori potenziali beneficiari”.
In questa prima sperimentazione regionale, il prestito previdenziale serve, come detto, a colmare il periodo di contribuzione previdenziale mancante, fino a un massimo di nove mesi, per il raggiungimento del trattamento pensionistico anticipato. In base alla rilevazione fornita dall’Inps sono oltre 500 le persone residenti sul territorio regionale non titolari di pensione diretta e senza contribuzione nel 2015 e 2016, cui manchino al massimo 9 mesi di contribuzione per potere accedere alla pensione anticipata (ovvero abbiano versato almeno 42 anni e 1 mese di contribuzione nel caso di uomini e 41 anni e 1 mese nel caso di donne). Sulla base dei risultati ottenuti da questa prima sperimentazione, la misura sarà poi riprogrammata ad ulteriori soggetti. La restituzione del prestito potrà avvenire, da parte del beneficiario, in unica soluzione oppure ratealmente, nell’arco di massimo 7 anni, a tasso zero.
Il prestito previdenziale è complementare alle misure previste a livello nazionale, l’APE e l’APE sociale, da cui si differenzia perché lo strumento messo in campo dalla Giunta regionale è volto a colmare il gap di contribuzione mancante per l’accesso alla pensione anticipata, e non di vecchiaia. Il prestito previdenziale sarà parte, inoltre, di un più ampio pacchetto integrato di interventi dedicati agli over 55, che includerà anche la realizzazione di misure di supporto e sostegno, sia finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro, sia in termini di incentivazione di comportamenti di “cittadinanza attiva”, diversificate in ragione delle caratteristiche soggettive, della condizione occupazionale e previdenziale di ciascun lavoratore.
Nella procedura pubblicata sul sito della Regione sono indicati puntualmente i requisiti soggettivi e oggettivi di cui dovranno essere in possesso i richiedenti, per poter beneficiare della misura. La gestione del Fondo per il Prestito previdenziale è affidata a Sfirs, società in house della Regione. Lo strumento di ingegneria finanziaria scelto è il fondo rotativo, che si autorigenera con il rientro dei capitali erogati. Le domande di accesso al Fondo per la concessione di “prestiti previdenziali” possono essere presentate a partire dal 20 febbraio 2017 (lasso di tempo necessario per consentire agli interessati di raccogliere la documentazione sulla propria situazione contributiva all’Inps), sino ad esaurimento delle risorse, con modalità a sportello. Tutti i documenti e la modulistica necessaria è scaricabile all’indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=1386&id=57645