Rigopiano (Abruzzo), 20 Gen 2017 - Notte di ricerche alla luce delle fotoelettriche, che rendono ancora più spettrale lo scenario. Ormai è chiaro che sono pochissime le speranze di trovare in vita qualcuno dei dispersi, dopo che da ore non viene registrato alcun segnale dall'Hotel Rigopiano sepolto dalla valanga di mercoledì.
Si scava, con cautela e tenacia, ma finora nessun segno di vita è salito in superficie. Anche se resta fermo a tre al momento il numero ufficiale di vittime. E resta incerto, ovvero non ufficializzato, il numero di dispersi tra dipendenti e clienti, numero che però sarebbe purtroppo tra i 25 e i 30.
È stata una slavina devastante, che ha pressoché sepolto gran parte della struttura, facendosi anche strada all'interno dei vari ambienti che la costituivano, e poi spazzato via quello che trovava sulla sua strada, così come aveva già fatto con un fronte ampio di alberi che era a monte dell'albergo. Anzi, quell'ammasso di tronchi è stato il di più che ha portato distruzione e lutti perché l'onda d'urto è stata ancor più forte.
Un evento-killer innescato probabilmente dalle 4 scosse sismiche di magnitudo tra 5,1 e 5,4 della mattina di mercoledì con epicentro l'area dell'Aquilano ma fortemente avvertite in questo versante della regione abruzzese dove il rischio valanghe era già classificato 4 (su una scala di 5) a causa dei grandi apporti di neve per diversi giorni di seguito.
Una slavina che ha inoltre provocato una sorta di 'traslazione' dell'edificio, vale a dire lo ha spostato di una decina di metri in avanti, e non è escluso che alcuni dei dispersi siano stati travolti e trascinati fuori dal perimetro dell'edificio. Non a caso le ricerche dei vigili del fuoco con le squadre specializzate in questo tipo di attività ed anche quelle condotte dai componenti del Soccorso alpino e speleologico riguardano anche la zona estera all'hotel, cioè il fronte in pendenza della valanga nevosa.
I dispersi dovrebbero essere 28, dal momento che sono stati recuperati i cadaveri di tre vittime (e un quarto sarebbe stato individuato ma non ancora estratto dalle macerie) e altre due persone sono invece state tratte in salvo. Tra i dispersi, ospiti dell'hotel, una famiglia di Osimo con un bimbo, una coppia di Castignano (Ascoli Piceno), un 25/enne di Macerata con la fidanzata e un ternano di 33 anni.
Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio a Porta a porta su Rai1 ha dichiarato: "Certamente c'è la possibilità di crolli ulteriori" nell'hotel Rigopiano di Farindola "occorre mettere in sicurezza e poi procedere".
"Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti - hanno riferito i vigili del fuoco - che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo". "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. Il geologo Gian Gabriele Ori, dell'università Gabriele d'Annunzio di Chieti, parla di un'enorme 'colata di detriti' che ha travolto l'hotel. “È un fenomeno raro, che ha acquisito forza e velocità notevoli sotto la pressione della neve abbondante, dalla debolezza del terreno. Il terremoto lo ha innescato, come una miccia'.
Gli ospiti erano pronti a partire.
Secondo le ricostruzioni gli ospiti dell'albergo mercoledì a fine mattinata avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena fosse arrivato lo spazzaneve, che attendevano per le 15.00, ma l'arrivo è stato posticipato alle 19.00 e a quel punto è piombata la slavina. L'allarme era stato dato subito dopo via Whatsapp da uno dei superstiti: 'albergo sommerso dalla neve'. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. La procura di Pescara ha aperto un'indagine per omicidio colposo.
Uno dei due sopravvissuti racconta: "Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Allora sono uscito dall'albergo e sono andato in auto. Mentre tornavo verso l'hotel ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell'albergo ricoperto dalla neve". Questa è la testimonianza di Giampiero Parete, affidata al datore di lavoro Quintino Marcella, il primo a ricevere la richiesta di aiuto. "Ho provato a entrare dentro - dice ancora Parete - ma ho rischiato di rimanere intrappolato; allora mi sono aggrappato ad un ramo e sono riuscito a tornare verso la macchina. Poi ho incontrato il manutentore dell'albergo e insieme abbiamo lanciato l'allarme. Dall'interno dell'hotel non ho sentito alcun rumore o movimento". Intanto arriva anche il bollettino medico di Parete da parte del primario di Rianimazione dell'ospedale di Pescara: "Era arrivato sonnolento da ipotermia. Ora ha raggiunto la temperatura normale, lo alimentiamo per bocca. Sta bene ed è fuori pericolo. A me non ha chiesto nulla della moglie e dei figli. È relativamente tranquillo e lo abbiamo sistemato in una parte riservata del reparto, con i genitori e assistito dagli psicologi".
C'è anche un famiglia di tre persone di Osimo tra i dispersi dell'Hotel Rigopiano: la madre è una commerciante, il marito un poliziotto, con il loro bimbo di 7 anni. Lo ha confermato il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. C'è anche una coppia di Castignano (Ascoli Piceno) fra le persone disperse. Si tratta di due giovani che erano in vacanza. A dare conferma della notizia è il sindaco di Castignano Fabio Polini. "Ho saputo la notte scorsa che nessuno dei due purtroppo risponde alle telefonate dei familiari".
"Qui lo scenario è apocalittico - ha detto il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta - il paese è sotto shock, siamo a pezzi. E' finita Rigopiano, è finita Farindola". Poi ha aggiunto che i bambini presenti all'Hotel erano 4 e che "le speranze di trovare persone in vita si riducono di ora in ora. In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi".