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Operazione antidroga “Monsignore” dei carabinieri di Quartu S.E., Cinque arresti.

Sgominata dai carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, coordinati dal Comandante, Cap. Raffaele Cossu, una bandata dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nel cagliaritano. L'operazione, denominata "Monsignore" ha fatto scattare le manette ai polsi di cinque persone presunti appartenenti ad una banda del quartiere cittadino di San Michele che avevano allestito la base operativa in via Monsignor Piovella a Cagliari.

L’indagine degli investigatori dell’Arma quartese, era stata avviata nel settembre 2010 con l'arresto di un 25enne e il sequestro di 40 kg di hascisc, 1,4 kg fra cocaina ed eroina, 300 grammi di marijuana, e culminata a dicembre dello stesso anno con il primo arresto di Marco Pisano, di 31 anni, a cui i militari del Nucleo investigativo hanno sequestrato esplosivi artigianali e 90 mila euro in contanti, denaro provento dello spaccio. Ora dopo i primi arresti sono stati quindi individuati e arrestati gli altri presunti componenti della banda.

Gli arrestati sono oltre Marco Pisano, di 31 anni, che si trova già a Buoncammino, Omar Di Benedetto, di 27, fermato a Bologna, Patrizia Sanna, di 51, madre di Pisano, Mirko Mascia, di 21, tutti cagliaritani e Luca Satta, di 24 di Quartu Sant’Elena. Solo per i primi due sono in carcere e gli altri si trovano ai domiciliari.

Marco Pisano, secondo quanto accertato dai militari di Quartu, avrebbe organizzato l'attività di spaccio, custodendo droga e denaro nella sua abitazione, trasformata in centrale dello spaccio dotata di sistema di videosorveglianza, e in quella della madre. Dopo l'arresto di Pisano, presunto capo dell'organizzazione, è stato accertato che Omar Di Benedetto aveva il compito di coordinare la raccolta delle richiesta di droga. Luca Satta, invece, si sarebbe occupato di fare la "vedetta" controllando i monitor della videosorveglianza e occupandosi di spacciare al dettaglio come Mirko Mascia. Patrizia Sanna, infine, avrebbe aiutato il figlio nel custodire droga e denaro. L'organizzazione spacciava soprattutto nel quartiere San Michele. Per alcuni di loro l'attività non si è mai conclusa: nella casa di Mirko Mascia oggi i carabinieri hanno sequestrato quattro panetti di hascisc per un peso complessivo di 400 grammi.

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