Alghero (SS), 30 Dic 2025 – «La decisione della Corte Costituzionale di respingere l’impugnazione del Governo contro la legge della Regione Toscana sul fine vita conferma un principio ormai chiaro: le Regioni possono intervenire per dare attuazione ai diritti già riconosciuti dalla giurisprudenza costituzionale, quando il Parlamento continua a non assumersi le proprie responsabilità».
Lo dichiara il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, tra i promotori della legge "Liberi Subito" approvata dalla Regione Sardegna lo scorso settembre, commentando la pronuncia della Consulta sulla legge del fine vita della Regione Toscana impugnata dal Governo.
La sentenza, pur indicando alcuni correttivi, fissa un altro importante tassello e ribadisce che l’iniziativa regionale è legittima sul piano costituzionale e coerente con i principi già fissati dalla Corte in materia di suicidio medicalmente assistito.
«È una risposta chiara a chi ha provato a bloccare il confronto politico dichiarando incostituzionali leggi che oggi la stessa Consulta riconosce come ammissibili» sottolinea Di Nolfo.
Una linea confermata anche dall’Associazione Luca Coscioni, che ha annunciato che nel 2026 la proposta di legge “Liberi Subito” sarà ripresentata in tutte le Regioni. «Le parole di Filomena Gallo e Marco Cappato rafforzano il messaggio politico della sentenza: le Regioni possono legiferare senza modificare le condizioni stabilite dalla Corte e garantendo il coinvolgimento del Servizio sanitario pubblico».
«Continuare a rinviare significa lasciare aperto un vuoto che pesa sulla vita reale delle persone. Il fine vita non è una bandiera ideologica, ma una questione di dignità, libertà e uguaglianza, per dare a tutte e tutti il diritto di scegliere» conclude Di Nolfo. Red-com











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